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sabato 09 novembre 2024

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​Primo appuntamento con le personalità: Borderline

di Federica Giusti - venerdì 17 novembre 2023 ore 08:00

Sempre più di frequente mi vengono chieste delucidazioni in merito ad alcuni tratti distintivi di determinate tipologie di personalità. Il fatto che il linguaggio psico sia sempre più utilizzato e, quindi, noto al grande pubblico ne è sicuramente una motivazione, ma talvolta capita di fare confusione. Ecco perché ho deciso una volta al mese di descrivere brevemente i principali disturbi di personalità, senza voler essere utile ai fini diagnostici (cosa molto complessa nei disturbi di personalità) ma solo al livello conoscitivo.

Inizio questa rubrica dal disturbo borderline di personalità.

Le persone che presentano tale tipo di personalità, devono soddisfare almeno cinque delle seguenti caratteristiche (riprese dal testo di Lorna Smith Banjamin “Diagnosi interpersonale e trattamento dei disturbi di personalità”).

1) Non tollerando l’idea di abbandono, cercano in ogni modo di evitarlo, sia che si tratti di un abbandono reale o che sia immaginario. Ogni tipo di abbandono, anche un banale ritardo, può essere vissuto in maniera emotivamente dolorosa, proprio perché chi abbandona è accusato di essere una persona cattiva.

2) Le relazioni interpersonali sono instabili ed oscillano tra l’idealizzazione e la svalutazione. Quando il sentimento è di “amore” si tende a non voler lasciare andare l’altro, cercando il più possibile di stare insieme. Quando, al contrario, si va verso il polo di “odio”, l’altro cade dalle grazie e viene percepito come negativo, da evitare. Questo vale per ogni relazione significativa, non solo sentimentale.

3) L’immagine di sé può essere molto instabile, e spinge chi lo manifesta a tentativi di autosabotaggio continui. Ci si impegna molto e bene in qualcosa, che sia la scuola, il lavoro o una relazione, e poi improvvisamente si ha il bisogno di lasciare andare tutto.

4) Vengono messi in atto comportamenti impulsivi dannosi per la persona stessa, come se ci fosse il bisogno impellente di mettersi nei guai o, comunque, di sperimentare una sensazione di rischio (spese eccessive, guida spericolata, uso di sostanze…).

5) Possono essere messi in atto comportamenti autolesivi anche di grande entità, soprattutto quando si sperimenta il dolore di un rifiuto. Farsi del male sembra essere quasi riparativo rispetto a quel dolore emotivo incessante, e viene visto come l’unica alternativa possibile.

6) L’affettività è instabile perché l’umore è eccessivamente reattivo e permette un salto rapido da un’emozione all’altra, sperimentate anche con forte intensità, per poi improvvisamente tornare allo stato di normalità.

7) La persona che soffre di disturbo di personalità borderline, può sperimentare una sensazione cronica di vuoto, motivo per cui raramente è statica, ma la si trova alla costante ricerca di qualcosa da fare, percependo disagio e noia nelle situazioni di calma.

8) Talvolta possono essere presenti eccessi di rabbia impossibili da controllare e generalmente questo avviene perché si ha il sospetto che gli altri non si stiano realmente prendendo cura di noi in maniera adeguata.

9) Può capitare di avere difficoltà a dire ciò che è reale, anche e soprattutto emotivamente parlando.

Queste caratteristiche, come affermavo in apertura, non servono per una diagnosi a terzi né per un’autodiagnosi. Per questo serve uno specialista, che sia psicologo o psichiatra, e che sia, quindi, in grado, di osservare la persona a tutto tondo, magari anche con l’aiuto di alcuni test psicometrici precisi.

Ricordiamo sempre che in campo medico – e la psicologia è una professione sanitaria – il Dr. Google non può sostituirsi allo specialista in carne ed ossa!

Federica Giusti

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