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martedì 05 novembre 2024

COSE STRANE E POSTI ASSURDI — il Blog di Blue Lama

Blue Lama

Prima di qualunque altra cosa, io sono una viaggiatrice. L'illuminazione arrivò in terza elementare grazie a Goscinny e Uderzo: lessi "Asterix e Cleopatra" e dentro di me si spalancó una voragine di curiosità. A 16 anni Baudelaire mi fornì la chiave di quel desiderio: "I veri viaggiatori partono per partire...". Da tutta la vita, anche senza un perchè, io vado. Non esiste luogo sulla Terra che possa deludermi.

Mai più senza le pattine

di Blue Lama - domenica 03 dicembre 2023 ore 00:05

Pattine - foto Blue Lama
foto Blue Lama

Quando da bambina andavo a casa di un compagno di scuola e capitava che la madre, appena varcata la porta d'ingresso, mi chiedesse di mettermi le pattine, mi sembrava stranissimo. I miei genitori lavoravano fuori casa tutto il giorno, il nostro appartamento era pulito ma senza pretese di perfezione. Quindi commiseravo sentitamente l'amico al quale era toccata in sorte una mamma con la fissa delle pattine, preludio nella mia testolina di altre insopportabili ossessioni domestiche, tipo i pavimenti tirati con la cera, i salotti 'buoni' accessibili solo la domenica, le camerette tassativamente sempre ordinate.

Qualche decennio dopo, quei momenti mi sono tornati in mente dove mai avrei immaginato. Mi trovavo a Busan, sulla costa della Corea del Sud che si affaccia sul Mar del Giappone. L'enorme città, sesto porto commerciale del pianeta, si sviluppa fra colline ricoperte di foresta subtropicale e una frastagliatissima costa, dove spiagge attrezzate si alternano a promontori rocciosi, perfetti per passeggiate e trekking.

Busan - foto Blue Lama

Busan - foto Blue Lama

Mio marito ed io stavamo trascorrendo una domenica di sole alla scoperta di quel magnifico litorale. Avevamo visitato Haedong Youggungsa, il tempio sull'oceano, e la spiaggia di Songjeong, molto amata dalle famiglie e dai surfisti.

Haedong Youggungsa - foto Blue Lama

Haedong Youggungsa - foto Blue Lama

Songjeong Beach - foto Franco Bonciani

Songjeong Beach - foto Franco Bonciani

Poi avevamo imboccato una passerella di legno inerpicata su una scogliera per raggiungere il Cheongsapo Daritdol Observatory, un pontile famoso per il pavimento intarsiato con lastre di vetro che danno l'impressione di camminare sulle onde. Arrivati lì, ecco la sorpresa.

Passerella sul mare a Busan - foto Blue Lama

Passerella sul mare a Busan - foto Blue Lama

Cheongsapo Daritdol Obervatory - foto Blue Lama

Cheongsapo Daritdol Obervatory - foto Blue Lama

Accanto all'ingresso c'era un folto gruppo di persone intente a infilare sulle loro calzature dei copriscarpe di vellutino estratti da un contenitore, grigi per gli uomini, neri per le donne. Un gentile signore anziano controllava che tutti li indossassero prima di entrare. "Incredibile, bisogna mettersi le pattine!" ho esclamato. 

Due donne indossano le soprascarpe per entrare nel Cheongsapo Daritdol Observatory - foto Blue Lama

Cheongsapo Dartdol Observatory - foto Blue Lama

Che i coreani ci tenessero parecchio agli edifici e agli spazi aperti al pubblico ce ne eravamo accorti fin dal primo giorno di viaggio: strade, piazze, monumenti e parchi apparivano curati, mai una cartaccia in giro, mai un segnaccio disegnato con la vernice a spray su muri e facciate. Ma addirittura le pattine... In realtà il mio consorte ed io eravamo i soli a stupirci per quell'accorgimento: intorno a noi bambini, adolescenti e adulti si comportavano come se fosse normalissimo mettersi i copriscarpe per passeggiare lungo un molo. Siamo corsi ad adeguarci al costume locale.

Sandali con i copriscarpe - Foto Blue Lama

Foto Blue Lama

Con i sacchetti di stoffa ben chiusi sui sandali, abbiamo così percorso il Cheongsapo Daritdol Observatory insieme a decine di altri visitatori, scattando foto non solo al panorama e al fondale marino ma anche ai nostri piedi incappucciati.

 Persone camminano sul Cheongsapo Dartdol Observatory - foto Blue Lama

Cheongsapo Dartdol Observatory - foto Blue Lama

 Persone camminano sul Cheongsapo Daritdol Observatory - foto Blue Lama

Cheongsapo Daritdol Observatory - foto Blue Lama

Sandali con i copriscarpe - foto Blue Lama

foto Franco Bonciani

All'uscita, istruiti dal signore anziano, abbiamo diligentemente depositato i copriscarpe in una seconda scatola adibita al recupero. 

Voltandomi a guardare per l'ultima volta il pontile affollato, mi è sembrato particolarmente bello e ben conservato. E sono stata  contenta di aver contribuito, con i miei passi, a spolverare quell'impiantito e quei cristalli, per farli trovare in perfetto stato a chi sarebbe venuto dopo di me

E' stato a quel punto che ho capito. Altro che roba per maniaci della pulizia: le pattine in luogo pubblico, nel loro piccolo, sono una questione di educazione, di gentilezza. Sono civiltà.

Bluelama2023@gmail.com

 Cheongsapo Daritdol Observatory - foto Franco Bonciani

Cheongsapo Daritdol Observatory - foto Franco Bonciani

Blue Lama

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