L’ingegnere che costruisce racconti

SINALUNGA — La voglia di scrivere nata per caso è poi diventata passione, lo sfizio di capire come il pubblico riesce ad interpretare i propri racconti, l'esigenza di mettersi in gioco e poi una vittoria inaspettata quanto attesa. Quanto appena descritto è solo un lato della vita di Francesco Frullini vincitore della 15esima edizione del Caffè Letterario Moak, concorso di narrativa che si è svolto lo scorso fine settimana a Modica.

Francesco Frullini, classe 1984, è un giovane ingegnere di Bettolle che oltre a masticare numeri e formule matematiche ogni giorno, ha la passione per la scrittura, la stessa che mette nel costruire i suoi racconti in grado di emozionare ed appassionare i lettori e il pubblico.

Per Francesco la scrittura rappresenta un modo per comunicare con chi non può più ascoltarlo e dice: "E’ un modo per ridurre le distanze e lasciar fluire ciò che ho da raccontare senza aver bisogno né di filtri né di interlocutori. Quello che scrivo, poi, può pure rimanere chiuso in un cassetto perché ciò che mi serve è tirare fuori qualcosa e la destinazione del foglio di carta ha poca importanza".

Un caffè inteso come luogo e pretesto d’incontro. Intorno a questa bevanda ruota un immaginario che può essere declinato in ogni sfaccettatura, ed è proprio sulla valenza che rappresenta nella nostra realtà il caffè che Francesco ha giocato ed ha costruito ‘Ultimo caffè a Comiso’, storia che ha conquistato il pubblico e l’intera giuria del concorso di Modica composta da autorevoli firme del mondo della scrittura e del giornalismo italiano come Cinzia Tani, presidente, Elena Stancanelli, Enza Campino, Santo Piazzese e Gianluca Morozzi.

“Non mi aspettavo di vincere perché i racconti finalisti erano tutti davvero belli e molteplici. La serata è stata davvero emozionante e mi sono commosso appena hanno letto l'incipit del mio racconto, anche perché il tema del storia e del concorso è molto importante per me” – ha detto Francesco Frullini.

La giuria ha selezionato cinque racconti tra gli oltre 300 pervenuti e insieme a quello di Francesco hanno lottato per la vittoria: Alberto Gallo (Napoli) con “Affondo di caffè”, Irene Pavon, di San Donà di Piave (Ve) con l'opera “Caffè freddo”, Samantha Terrasi (Roma) con “L'ultima cosa da ricordare” e Stefano Maltoni, autore di “Macondo caffè”.

La manifestazione è stata presentata da Betty Senatore di Radio Capital con due ospiti d'eccezione di altri due "pilastri" di Radio Capital, Giancarlo Cattaneo e Maurizio Rossato, che hanno portato all'interno della serata Moak il loro format di successo “Parole Note Live”, un reading accompagnato da un dj set e da immagini evocative ed avvolgenti: Maurizio Rossato ha creato un flusso di musica elettronica su cui Giancarlo Cattaneo ha letto i testi e le poesie più belle di Parole Note.

Il giovane ingegnere votato alla scrittura non è nuovo ai concorsi letterari, Francesco infatti aveva già preso parte al concorso indetto da Rai Radio1 “I racconti di Radio 1 plot machine”, raccolta di racconti pubblicata da Rai Eri nell’edizione invernale 2015-2016 con il racconto ‘Caffè offerti’ classificandosi secondo.

I complimenti a Francesco arrivano da tutti i suoi concittadini e dal sindaco Agnoletti che dice: «A Francesco vanno i nostri più vivi complimenti per il prestigioso traguardo raggiunto. Un riconoscimento a cui lui ormai ci ha abituati con i suoi racconti che, partendo da un vissuto personale, ci conducono a scoprire dei lati della nostra esistenza».

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