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Attualità mercoledì 09 dicembre 2020 ore 06:30

La sindaca che ha vinto il Covid pensando positivo

L’esperienza di Roberta Casini nelle settimane dell'isolamento e della paura: “Serve tanta forza di volontà, mai scoraggiarsi"



LUCIGNANO — Cosa serve per uscire dal Covid? “Tanta forza di volontà e l’impegno a non scoraggiarsi mai”. Roberta Casini il virus lo ha visto in faccia e sentito nei polmoni nelle settimane interminabili chiusa in casa col tampone che ha sancito il “verdetto”: positiva. Per lei si è trattato di una doppia sfida, alla malattia anzitutto ma anche al ruolo istituzionale che nella comunità di Lucignano ricopre.
Fare il sindaco e beccarsi il Covid significa non potersi permettere nessun cedimento, non consegnare nessun centimetro di terreno al virus perché il sindaco è la prima autorità di una cittadina, la persona che rappresenta tutte le persone di un luogo, chiamata ad amministrare il bene pubblico e a garantire il benessere di tutti. Anche per questo, il lavoro su se stessa è stato serrato, incessante.
La sindaca battagliera ha tirato fuori gli artigli e difeso la posizione: “E’ stata un’esperienza difficile perché quando ti dicono che sei positiva, pensi subito alla forma in cui il virus si manifesterà e hai paura. Lo vivi male perché devi viverlo da sola, non puoi condividerlo. Scatta l’isolamento e in quella condizione devi trovare la forza di reagire”, spiega Casini che ha trascorso due settimane col saturimetro a portata di mano e il telefono accanto, nel filo diretto quotidiano con gli esperti Usca e il medico di famiglia.
La stanchezza, i dolori e il senso di spossatezza che non permette di stare in piedi, sono stati i “compagni di viaggio” con cui la sindaca ha dovuto camminare. Il punto di svolta è arrivato nel momento in cui “ho capito che ce la potevo fare e che il mio corpo stava combattendo. Altro elemento fondamentale per me, è stato il sostegno, l’affetto, la vicinanza di tantissime persone che mi hanno incoraggiato con messaggi, mail, telefonate. Ho sentito tanta energia contagiosa che mi ha aiutato ad andare avanti. In tutto il tempo dell’isolamento ho sempre avuto pensieri molto positivi e quando ascolti il tuo corpo e senti che reagisce, acquisti maggiore consapevolezza nelle potenzialità e superi il senso di smarrimento dentro il quale il virus vorrebbe farti piombare”.
Dalla sua esperienza “sul campo” può dire che “nel nostro distretto Valdichiana c’è un’attenzione particolare, anche se restano alcune problematiche nel dare risposte rapide alla gente, perché è il contatto con chi è in grado di spiegarti e seguirti che tiene lontana la paura”. 

Il suo modello, nelle settimane chiusa in casa, sono state “le persone anziane della nostra cittadina che hanno affrontato il Covid e sono guarite; rappresentano un esempio per tutti”.
Roberta Casini tiene un “link” sempre aperto con i lucignanesi (circa una ventina) che ancora fanno i conti col virus e dal Municipio ha messo in campo una serie di misure per sostenere chi è in difficoltà (la spesa a domicilio solo per citarne una) e dare una mano alle tante attività commerciali penalizzate dall’effetto pandemia (lo slittamento della Tari, ad esempio). 

La parola “negativa” (al Covid) le ha aperto un nuovo corso e indicato la ripartenza. 

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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