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Attualità lunedì 30 maggio 2022 ore 08:05

Centinaia in marcia per una nuova cultura di pace

Da San Pancrazio a Civitella cittadini, studenti, rappresentanti delle istituzioni e della associazioni locali e nazionali



CIVITELLA - BUCINE — Dalla Marcia per la Pace da San Pancrazio a Civitella un forte messaggio per costruire una nuova cultura della pace. In centinaia alla manifestazione, che si è svolta sabato 28 maggio, e che anche quest’anno ha coinvolto gli studenti del territorio, con la partecipazione in particolare delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Martiri di Civitella e dell’Istituto comprensivo di Bucine, ed i Comuni non solo della Toscana. Intervenuti rappresentanti del mondo delle istituzioni e delle associazioni locali e nazionali.

“Era importante essere qui oggi, era importante questa Marcia per la Pace che unisce queste due comunità: San Pancrazio, Cornia e Civitella che il 29 giugno 1944 sono state vittime della strage nazifascista – ha sottolineato il sindaco di Civitella, Andrea Tavarnesi – Dietro di noi, in piazza Don Alcide Lazzeri, c’è il restaurato Parco della Memoria dove tutto l’anno sventolano tre bandiere: italiana, tedesca ed europea e questo per noi ha un significato importante. Oggi vediamo la presenza di tanti ragazzi. È importante ricordare ma anche tramandare la nostra memoria e la partecipazione numerosa delle scuole ci rende veramente onorati, soprattutto oggi che è importante andare a dare un messaggio di pace non solo in Europa ma in qualsiasi parte del mondo”.

“È stata una grande e bella manifestazione, con l’apporto stupendo dei ragazzi delle scuole che è la cosa più importante – ha aggiunto il vicesindaco di Bucine, Massimo Cigolini – A noi il compito di testimoniare, di poter tramandare ciò che ci è stato tramandato e questo può avvenire tramite le giovani generazioni. La pace purtroppo è una parola molto semplice da pronunciare ma evidentemente molto difficile da comprendere perché basta vedere la guerra che abbiamo alle porte. Però non dobbiamo demordere, perché per la pace si deve continuare a lottare. Oggi ne è la riprova: questo percorso che ha visto in passato tanti morti, oggi ha visto una forza di gioventù che spera e pensa che con il loro apporto si possa davvero giungere alla pace”.

“È importante esserci ogni anno e non come esercizio celebrativo, scadendo nella retorica, ma come esercizio attivo della memoria – ha commentato la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, residente a San Pancrazio, che nonostante i numerosi impegni del nuovo importante incarico nazionale anche quest’anno non è voluta mancare alla Marcia – La responsabilità della memoria ci deve impegnare, anche nel quotidiano, ad accettare le implicazioni etiche dell’agire. Visto che abbiamo una guerra in ‘casa’ è importante ribadire che al di là degli interessi geopolitici sono sempre le popolazioni civili a pagare il prezzo più alto. Come Slow Food Italia ribadiamo la necessità di aprire le trattative e non banalizzare questioni così complesse, vogliamo che tornino parole come trattati, negoziati, accordi. Sono parole scomparse che invece esprimono concrete intenzioni di pace, nello scenario della discussione politica internazionale”.

“Dalla memoria della guerra all’impegno per la pace”, era il sottotitolo non retorico della manifestazione che ogni anno si rinnova in questo mese di maggio per permettere la partecipazione delle scuole, coinvolgendo non solo i comuni toscani stragizzati.

L’iniziativa, in ricordo delle vittime dell’Eccidio nazifascista del 29 giugno 1944, che si svolge lungo la strada che collega i luoghi della strage dei due territori comunali – in un percorso di circa 9 km che da San Pancrazio ha condotto fino a Civitella, quello stesso tracciato in cui le truppe della divisione Herman Goering sparsero sangue di uomini, donne e bambini innocenti – è stata organizzata dalle amministrazioni comunali di Bucine e Civitella in Val di Chiana, Coordinamento nazionale Enti Locali per la Pace, con l’adesione di Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Anci Nazionale e Anci Toscana, nell’ambito delle celebrazioni programmate nel 78esimo anniversario degli Eccidi e nel 77esimo anniversario della Liberazione.

Oltre ai Comuni organizzatori hanno partecipato alla Marcia i Comuni di Arezzo, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia, Chiusi della Verna, Laterina-Pergine, Lucignano, Lugo di Vicenza, Massarosa, San Giovanni Valdarno, Subbiano, Terranuova Bracciolini e gli Enti Regione Toscana e Provincia di Arezzo.


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