Il Gianduiotto, cibo degli dei
di Ciro Vestita - mercoledì 19 gennaio 2022 ore 07:00
Nel maggio del 1805 Napoleone, dopo aver derubato l'Italia di immense opere d'arte ,decise di umiliarla ancora di più vietandole l'importazione di Fave di Cacao dalle Americhe.
Il cioccolato diviene quindi una rarità; ma, di questo, un pasticcere piemontese tale Prochet, fece di necessità virtù; mescolò il poco cacao che aveva alle nocciole piemontesi creando un prodotto sublime che chiamò Gianduiotto; questo perchè la pubblicità del prodotto fu affidata alla maschera Gianduia che nel Carnevale o in Opere Teatrali distribuiva agli astanti queste delizie.
E cosi' abbiamo un prodotto che associa le virtù del cioccolato a quelle delle nocciole; il cioccolato, come si sa, è ricco di polifenoli antitumorali ed abbassa ottimamente la pressione arteriosa. La nocciola invece ha meriti che partono dal suo albero, il nocciolo. Questo arbusto e' una betullacea e quindi la pianta migliore per abbassare la colesterolemia. Derivati fitoterapici della betulla sono consigliati a chi ha eccessi di grassi nel sangue.
Alcune di queste molecole passano ovviamente anche nella nocciola che quindi ,come la fava di cacao, diventa un nutraceuta, alimento cioè che nutre e cura nello stesso tempo. Ottimo anche il gelato al gianduia. L'unica accortezza è per gli zuccheri aggiunti che impongono un consumo oculato.
Ciro Vestita