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venerdì 15 novembre 2024

LEGGERE — il Blog di Roberto Cerri

Roberto Cerri

ROBERTO CERRI - Spunti ed opinioni del Direttore della Biblioteca Gronchi di Pontedera su libri, lettura, biblioteche, educazione permanente e su come tutte queste cose costituiscano una faccia importante dello sviluppo delle comunità.

​Libri, biblioteche e sviluppo

di Roberto Cerri - domenica 15 giugno 2014 ore 15:04

In questo BLOG tratteremo della qualità del leggere nel nostro paese, dei servizi connessi alla lettura. Della qualità di quello che si offre ai ns lettori. Delle caratteristiche dell'offerta culturale di un territorio e di come questa interagisce con le presenze del territorio. Ad esempio quanto e cosa leggono gli immigrati, che percentuale rappresentano tra i lettori della Biblioteca Gronchi, come interagire con loro attraverso la lettura. Ma anche come alzare le soglie della lettura in un paese dove comunque solo due persone su 10 mettono piedi in una biblioteca una volta all'anno e solo uno su due legge un libro all'anno (libri scolastici esclusi).
Cercheremo anche di affrontare problemi connessi con una certa attualità politica dello stato della lettura in Toscana: dal caso della chiusura da 3 anni dell''Università della Sapienza di Pisa a quale fine faranno le biblioteche provinciali e il più importante patrimonio di giornali e riviste presenti nel nostro territorio. 
Inseriremo anche incursioni nella lettura elettronica, dai tablet agli e­book ma non trascureremo neppure il tema del fundraising sui beni culturali con specifica attenzione al mondo dei libri.


Libri, biblioteche e sviluppo

Acquisto di libri, presenza di biblioteche pubbliche e indici di sviluppo economico: sembra esserci un rapporto diretto tra questi tre fattori. 

La lettura dei libri innalza la qualità media della “popolazione creativa e produttiva” di un determinato territorio e lo stesso ruolo svolgono le biblioteche che forniscono a persone creative e produttive informazioni, stimoli per la loro azione e intrattenimento di buon livello. 

Questo si riflette sullo sviluppo economico perchè dove maggiore è la popolazione creativa e produttiva, maggiori sono le opportunità di lavoro e di sviluppo. E' il teorema che spiega perchè una Germania “sconfitta” e “spianata” dai bombardamenti in 10 anni risorge e torna ad essere una grande potenza economica. Mentre regioni lambite appena dalla guerra ma dove si comprano pochi libri e ci sono poche e scadenti biblioteche pubbliche stentano ancora ad uscire da una economia tardo­industriale. 

E' la qualità delle persone che fa lo sviluppo di un paese. 

E libri e biblioteche nutrono le persone in gamba.


Se le cose stanno così (e diversi studi ci dicono che stanno esattamente così), perchè molte delle nostre amministrazioni locali investono poco in questo tipo di infrastrutture? Perchè considerano un lusso comprare libri? Perchè preferiscono assumere qualche vigile urbano e qualche geometra, piuttosto che alcuni bravi bibliotecari?


Ovviamente ci sono le eccezioni. 

E la provincia di Pisa è stata una di queste, dato che negli ultimi due anni ha visto sorgere due nuove grandi biblioteche civiche: la SMS di Pisa e la Biblioteca Gronchi di Pontedera e nel contempo ha registrato una crescita bravi di bibliotecari che a loro volta hanno promosso la lettura, aumentato i prestiti librari e fatto crescere le presenze in sala di lettura in tutte le 30 biblioteche comunali sparse sul suo territorio. 

Quando trent'anni fa ho iniziato a fare questo mestiere nelle biblioteche comunali c'erano si e no una decina di bravi bibliotecari. Oggi sono quasi triplicati, ma sono ancora pochi. Troppo pochi. 

Un buon suggerimento di lettura e una consulenza bibliografica valgono moltissimo. Il fatto che questa cosa non venga ancora percepita è un segnale della nostra arretratezza culturale e peggio ancora uno dei fardelli invisibili che frenano lo sviluppo del paese.

Vogliamo provare a migliorare le cose?

Roberto Cerri

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