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Attualità venerdì 18 settembre 2015 ore 14:41

Aiuto alla famiglie con forme di welfare

Il sindaco Rossi risponde alla Lega Nord sulla questione profughi e parla delle azioni messe in campo per aiutare le famiglie con forme di welfare



MONTEPULCIANO — “Ringrazio la Lega Nord Toscana che, con la sua improvvida replica alla notizia della firma della convenzione tra il Comune di Montepulciano e la Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, che consente di attivare un programma di attività di pubblica utilità per sei migranti, mi dà la possibilità di tornare sulle iniziative che ormai da anni il Comune di Montepulciano realizza per i propri abitanti” – dice Andrea Rossi.

Che la Lega Nord insista a parlare senza conoscere i fatti lo dimostra il progetto “1 Euro in solidarietà”, giunto ormai alla quarta edizione, che consente di offrire assistenza a una media di 60 persone all’anno, garantendo inserimento sociali di tre mesi a chi non ha lavoro, lo ha perso o non ha reddito familiare. Il disagio delle singole situazioni viene valutato anche attraverso il servizio sociale pubblico e, a fronte dell’attività svolta, a ciascun beneficiario viene riconosciuto un contributo che allevia il carico delle spese personali o familiari e attribuisce dignità alla collaborazione prestata.

Agli esponenti della Lega Nord sottolineo che si tratta di una misura esclusivamente locale, di una forma di welfare aggiuntivo rispetto agli altri ammortizzatori in vigore e che nasce da una collaborazione con le associazioni che rende il progetto unico a livello nazionale. Per ogni pasto consumato nelle manifestazioni che prevedono il servizio di ristorazione, viene infatti richiesto a ciascun commensale il versamento aggiuntivo in 1 Euro. Il totale dei contributi, spesso integrato dai liberi versamenti di altre istituzioni ed associazioni locali e da risorse provenienti dal Bilancio Comunale, viene versato in un fondo di solidarietà al quale l’Ente attinge per attivare le collaborazioni sopra descritte.

Questo vuol dire che la nostra comunità non si scopre solidale e generosa oggi ma è pronta ad intervenire per ridare opportunità a chi si trova (o si dovesse trovare) in situazioni di disagio”

A questo punto Andrea Rossi parla della convenzione con i migranti: “E veniamo alla convenzione con i migranti: se non lo è ancora, deve essere chiaro a tutti (e soprattutto ad una forza politica) che le risorse destinate all’accoglienza ed all’integrazione sono di provenienza comunitaria. L’Europa, a fronte di un’emergenza umanitaria senza precedenti, distribuisce fondi finalizzati a tale scopo e che possono essere utilizzati solo per progetti di questa natura.

Detto questo, non riesco a comprendere come si possa sostenere che questa azione di solidarietà rivolta ai sei giovani migranti giunti nel nostro territorio si possa configurare come un’opportunità persa per gli abitanti. Non si tratta di lavoro ma di un modo – comunque utile – per favorire la loro integrazione e di un’opportunità che consente ai destinatari del progetto di ricambiare, sotto forma di operosità, l’accoglienza ricevuta dal territorio.

Anche se i precedenti inviti non sono stati raccolti, non mi stanco di proporre agli esponenti della Lega Nord Toscana di venirmi a trovare, di calarsi nella realtà del territorio: sono disponibile a spiegare loro come funzionano a livello locale i meccanismi del welfare e della solidarietà. Magari si eviterebbero certe uscite sugli organi di informazione che scaturiscono da ragionamenti di basso profilo e scatenano solo populismo al fine evidente di raccattare modesti consensi.

Noi riteniamo prezioso il periodo che questi sei migranti potranno vivere sul nostro territorio perchè offrirà loro la possibilità di maturare un’esperienza da mettere a frutto al momento in cui torneranno nella loro terra d’origine e potranno costruirsi un nuovo futuro. E questo ragionamento si può applicare anche a livelli più ampi.

Possiamo dunque accettare e comprendere preoccupazioni, riflessioni e critiche costruttive ma respingiamo invece al mittente le strumentalizzazioni che derivano dalla mancanza di conoscenza e che sono, quelle si!, un’alterazione della verità che va a danno dei cittadini”.


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