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Attualità venerdì 14 agosto 2015 ore 11:52

Tourism Experience, nessuna prevalenza o arroganza

Il sindaco di Montepulciano risponde al segretario PD di Chiusi Fatighenti sul progetto progetto-pilota del turismo denominato Tourism Experience



MONTEPULCIANO — L’accordo è stato siglato fra i Comuni di Montepulciano, Chianciano Terme, Pienza, Torrita di Siena e Trequanda e prevede la possibilità di sinergie fra Comuni e che in questo caso specifico sono riferite alla valorizzazione e promozione dell’offerta turistica.

Sulla questione è intervenuta Pamela Fatighenti ( segretario Pd di Chiusi, la quale affermava che in materia non c’è stato un effettivo confronto e vista l'importanza, non può si prescindere da un ragionamento comune e condiviso su certi ambiti e non può non passare da un confronto politico, tanto a livello di area Valdichiana che a livello provinciale.

A lei ha risposto il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi: “Ho avuto modo di leggere la nota di Pamela Fatighenti, segretario PD di Chiusi, relativa all’accordo siglato tra i Comuni di Chianciano Terme, Montepulciano, Pienza, Torrita di Siena e Trequanda e la prima sensazione è stata di stupore. Stupore per il tono; ma soprattutto per i contenuti, che denotano scarsa conoscenza della materia. La prima cosa da puntualizzare è che la bozza dell’accordo, contenente le linee principali del progetto-pilota, è stata inviata a tutti i Comuni del territorio nei primi giorni del mese di aprile proprio per avviare una discussione costruttiva sul progetto stesso e sull’accordo che lo avrebbe disciplinato. L’accordo è stato quindi firmato in agosto; un’attesa fin troppo lunga, visto che il ruolo di un buon amministratore impone di dare risposte tempestive ai cittadini e agli imprenditori che sul turismo basano le loro attività. Evidentemente, la tematica che abbiamo sottoposto non ha lo stesso livello di importanza per tutti i Comuni.

La seconda questione è che il contenuto dell’accordo non riguarda assolutamente le deleghe provinciali, che sono ancora in capo all’ente territoriale, bensì esclusivamente le attuali competenze tecniche comunali necessarie agli enti al fine di gestire la tassa di soggiorno, o di assegnare il servizio di informazioni turistiche e la promo-commercializzazione del turismo a soggetti terzi. Alcuni Comuni hanno aderito al protocollo, facendo inserire dei correttivi atti a migliorare la sua funzionalità, e dando così un apporto costruttivo al progetto stesso; altri, probabilmente già strutturati, hanno ritenuto di non dover rispondere ritenendo forse poco utile affrontare il tema-chiave del progetto. Di questo non abbiamo potuto far altro che prendere atto, anche perché ogni Comune è sovrano nelle proprie scelte, e perché stiamo parlando di idee e di strategie che possono essere legittimamente diverse senza la presunzione di voler escludere nessuno.

Leggendo il comunicato stampa redatto in forma congiunta con i Sindaci degli altri quattro Comuni, e i termini dell’accordo, è chiaramente precisato che in qualunque momento anche tutti gli altri i Comuni potranno aderire, dando così il loro apporto costruttivo per portarlo a sistema.

Montepulciano, diversamente da quanto sottintende Fatighenti, non si è mai arrogata il diritto di dettare linee guida agli altri Comuni; anzi, ha sempre ragionato nell’interesse dell’area Valdichiana. Ed anche in questo caso ha messo a disposizione dei Comuni alcune figure professionali che da sempre hanno lavorato per il turismo della Valdichiana attraverso l’ex Apt, oggi dipendenti di questo Ente, senza nulla pretendere dagli altri Comuni firmatari.

In conclusione – termina Andrea Rossi – stiamo parlando comunque di 5 comuni, che, nella maggior parte dei casi, fanno del turismo uno dei settori trainanti della propria economia e che certo non sono disponibili a farsi bloccare da immobilismo e false problematiche politiche, strumentali per altri obiettivi. Sono 5 comuni che possono vantare oltre un milione di pernottamenti e oltre tre milione di arrivi. E nella piena legittimità e autonomia di quanto il testo degli enti locali prevede per ogni singolo comune, vorrebbero poter portare avanti le loro strategie, certamente disponibili a collaborare con tutti ma senza accettare diktat da nessuno; e soprattutto senza lezioni di comportamento. Sono altri, infatti, che hanno inaugurato percorsi di nomina di amministratori senza il minimo coinvolgimento politico e istituzionale”.


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