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Cronaca mercoledì 10 agosto 2016 ore 14:35

Scoperte piantagioni di cannabis

Foto di: immagine di repertorio

Piantagione di marjuana trovata durante una ricerca di tartufi neri; negli ultimi giorni i carabinieri hanno rintracciato altre piantagioni



SINALUNGA — A seguito di una segnalazione i militari dell’arma hanno rinvenuto dieci rigogliosi alberelli di marjuana in un ameno boschetto di ulivi. Inizialmente la piantagione poteva sembrare un piccolo orto di pomodori ma l’altezza delle piante ed una migliore osservazione delle foglie hanno fatto pensare ad altro.

I carabinieri hanno sequestrato le piante mentre la titolare dell’uliveto alla vista dei carabinieri ha scaricato ogni possibile responsabilità sul nipote ventenne, figlio di una sorella, descritto come poco di buono.

Al ragazzo però è venuto quasi un colpo di fronte alle contestazioni dei carabinieri e quest’ultimi hanno avuto la netta sensazione che quel ragazzo non c’entrasse niente con quella storia avvertendo che non poteva avere ne la stoffa ne il callo per fare certe cose e infatti un amico di questi ha orientato i sospetti  verso la ventunenne figlia della proprietaria dell’uliveto

L’ipotesi che il ragazzo non potesse essere il responsabile è stata confermata dalla perquisizione della sua abitazione che non ha prodotto risultati, come invece è avvenuto in una seconda ricerca fatta presso la casa della 21enne dove hanno trovato cinque grammi di marjuana essiccata, 1 grammo di hascisc ed un bilancino di precisione.

Con buona pace della madre, la ragazza è stata denunciata per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e sia pure solo per chiari indizi, anche per la coltivazione delle piante.

Nella stessa giornata, nelle campagne di Torrita, durante le operazioni di falciatura, un signore ha rinvenuto e segnalato carabinieri ulteriori sei piante di canapa indiana, nelle quali si era imbattuto con sua assoluta sorpresa. Il giorno prima poi in prossimità di un rigagnolo poco distante da una cunetta stradale, i Carabinieri del luogo avevano rinvenuto e sequestrato ulteriori tre piante della stessa specie.

Le piante sono state tutte spedite in laboratorio analisi sostanze stupefacenti dei Carabinieri di Firenze per essere sottoposte ad analisi per verificare il tenore del principio attivo che cagiona lo sballo, essenziale per poter imputare delle responsabilità penali. Immediatamente dopo quelle piante verranno bruciate presso un inceneritore abilitato.

Chi si dovesse imbattere in strane piante è così pregato di segnalare anche informalmente la cosa ai Carabinieri che avranno cura di tener nascosto il nome dell’informatore. La presenza della canapa indiana è più frequente nelle aree dove non scarseggia l’acqua, poiché tali piantagioni hanno la necessità di essere ben irrigate.


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