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Attualità martedì 03 maggio 2016 ore 18:42
Riapre al culto la chiesa di San Cristoforo
Ha riaperto al culto la chiesa parrocchiale San Cristoforo di Bettolle; la chiesa era chiusa ai fedeli dall’aprile 2014 per lavori di ristrutturazione
SINALUNGA — La chiesa ha riaperto le sue imponenti porte sabato 30 aprile. Moltissimi fedeli non si sono fatti scoraggiare dalla pioggia battente che cadeva nella serata di sabato e si sono dati appuntamento alla piccola chiesa della Misercordia per poi partire per una breve processione alla volta della chiesa di San Cristoforo per la solenne messa di riapertura in concomitanda con l'inizio della Settimana del Santissimo Crocifisso.
Alla messa erano presenti il vescovo della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza Stefano Manetti, il vescovo della diocesi di Grosseto Rodolfo Cetoloni e il sindaco di Sinalunga Riccardo Agnoletti.
Commozione ed entusiasmo da parte dei fedeli che si sono riappropriati della loro adorata chiesa, resa ancora più bella e preziosa dalla presenza, in via del tutto eccezionale, del parroco di Bettolle don Wilmo Marsci, che non è voluto mancare alla riapertura della sua adorata chiesa. Il parroco di Bettolle nei mesi scorsi ha avuto problemi di salute e le sue condizioni hanno tenuto con il fiato sospeso tutta la comunità bettolina, ma vederlo di nuovo sul quell’altare è stato il più bel regalo che don Wilmo ha potuto fare ai suoi fedeli e concittadini.
I lavori di ristrutturazione della chiesa sono iniziati nell’aprile 2014, sono stati per lo più a carattere strutturale e hanno riguardato il consolidamento delle volte, il rifacimento della copertura e della canonica.
Durante i lavori, la chiesa ha restituito importanti reperti storici come un affresco raffigurante una Madonna con in braccio il bambino, databile intorno a fine 400, che era nascosto da una muratura di mattoni dietro un altro dipinto posto sopra all’altare sinistro perpendicolare alla navata principale. I lavori hanno anche restituito una piccola fonte battesimale nella Cappella del Crocifisso risalente al 1911 e dalla pulitura dei tre altari nella navata sono venute fuori delle rifiniture risalenti al 1800.
Sorta nel 1043, la chiesa di San Cristoforo faceva parte della diocesi di Arezzo. Frutto di notevoli rimaneggiamenti ed ampliamenti terminati nel 1834, è poi stata ricostruita sulle basi di un'antica pieve. L'interno è a croce latina ad un’unica navata con abside semicircolare, all'incrocio dei due corpi ortogonali ci sono quattro archi a tutto sesto che impongono la cupola terminale. I lavori di ripulitura hanno riguardato anche il maestoso mosaico della Madonna Assunta realizzato nel 1973 e situato nel catino absidale sopra all’altare.
I lavori sono stati realizzati grazie all’8 per mille e la progettazione e la direzione dei lavori è stata affidata dall’architetto Giovanni Corti, con la collaborazione alla progettazione dell'architetto Elena Falomi, la progettazione strutturale di Maurizio Goracci, il direttore tecnico di cantiere il geometra David Pellgrini e il capocantiere Giancarlo Meliciani.
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