Attualità sabato 01 ottobre 2016 ore 10:30
Bettolle scende in campo per la prevenzione

L'associazione 'Iosempredonna', con l'Amministrazione Comunale di Sinalunga, ha colorato di rosa Bettolle per il mese rosa della prevenzione
SINALUNGA — Bettolle si va ad aggiunge agli altri Comuni della Valdichiana che hanno aderito all'iniziativa promossa dall'Associazione chiancianese 'Iosempredonna' che opera per diffondere la cultura della prevenzione e sostenere donne che vivono o hanno vissuto l'esperienza del cancro al seno.
Da alcuni anni, nel mese di ottobre, 'Iosempredonna' propone di colorare di rosa le città con manufatti di lana lavorati a ferri o all'uncinetto. Questo fenomeno si chiama knitting in rosa e si sta diffondendo a macchia d'olio in tutto il mondo. Un vero e proprio movimento underground che attraverso fili di lana intrecciata cerca di invadere con dolcezza piazze, strade e monumenti, mischiandosi con l'ambiente e restituendo all'occhio umano interessanti forme d'arte.
L'obiettivo di questa nuova forma di arte urbana, pacifica ed ecologica é proprio quello di sensibilizzare sempre di più il mondo femminile alla prevenzione contro il tumore al seno.
Dal 1 ottobre, e per tutto il mese, anche a Bettolle, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Sinalunga, ai giardini di via Veneto, in Piazza Garibaldi e in parte nel Viale delle Rimembranze, sono stati installati i manufatti di maglia o all'uncinetto, rigorosamente rosa.
I manufatti realizzati sono stati in tutto più di cento, la partecipazione é stata massiccia, mani con esperienza hanno intrecciato metri e metri di filo rosa, insegnando anche a quelle meno esperte, ma accumunate tutte da un unico scopo: quello di dare un contributo per sostenere la prevenzione.
Il tumore al seno resta uno dei peggiori nemici del genere femminile, la sua incidenza é in crescita, in Toscana si registrano 4500 nuovi casi all'anno. Di controparte però negli ultimi anni la mortalità per il cancro alla mammella é in costante diminuzione. Le nuove tecnologie diagnostiche di imagino, sempre più sofisticate e precise, ci consentono di individuare lesioni in fase iniziale. In questi casi la probabilità di guarigione é di oltre il 90%.
Proprio per questo motivo la regione Toscana ha ampliato la fascia dello
screening mammografico: non solo più alle donne tra i 50 ai 69 anni,
come previsto in Lea di tutto il territorio nazionale, ma che quelle
donne tra i 45 e i 49 e tra i 70 e i 74.
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