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Attualità giovedì 18 febbraio 2016 ore 16:01
Tassa sui rifiuti, ingiuste le nuove disposizioni
La denuncia arriva dall’Amministrazione che chiede con forza che venga applicato il principio del sistema tributario equo e ulteriori verifiche
CHIANCIANO TERME — L'assessore al bilancio Rossana Giulianelli spiega che le nuove disposizioni sono ingiuste perché i contribuenti si ritroveranno a pagare per chi in passato non ha versato regolarmente quanto dovuto.
Con l'approvazione da parte del governo del disegno di legge sugli enti locali è stato legittimato il riconoscimento dei crediti TIA (Tariffa igiene ambientale) - oggi sostituita dalla TARI - risultati inesigibili, quali componenti di costi da includere all’interno nel corrispettivo tariffario TARI (Tassa sui rifiuti), obbligo normativo che pone le amministrazioni comunali di fronte alla risoluzione di non semplici problematiche.
«In sostanza – dice Giulianelli - la legge tende a stabilire un principio molto chiaro: nonostante in questi anni l’imposta in questione abbia cambiato più volte denominazione, essa deve essere comunque considerata in modo unitario, e dunque, vecchie pendenze, seppur riferite a una tassa di nome diverso, se hanno a che fare con lo smaltimento dei rifiuti dovranno essere ricomprese e recuperate con la nuova TARI».
«Il ripiano delle mancate entrate del soggetto gestore a carico del Comune – dice l’assessore Giulianelli - oltre a minare alla base la correlazione tra servizio erogato e pagamento dello stesso, genera anche un pericoloso precedente, azzerando di fatto il rischio di impresa del gestore stesso, che per il futuro potrebbe essere indotto a ragionare con la logica ‘ciò che non incasso dal contribuente lo recupero dal Comune’ e conseguentemente a dare scarso peso all'attività di recupero/evasione, attività che sta alla base di un sistema tributario equo. Quest'ultimo ragionamento – conclude Giulianelli - costituisce una ulteriore motivazione all'attività di verifica, da parte del Comune, in merito ai crediti dichiarati inesigibili e al conseguente appostamento nel Piano economico finanziario da presentare al Consiglio Comunale, dei soli crediti considerati effettivamente non più recuperabili».
Per questi motivi l’Amministrazione comunale ha ritenuto importante cercare un confronto con tutti gli amministratori dei Comuni interessati dal problema, al fine di poter individuare insieme un percorso da condividere all’interno dell’Ambito territoriale di competenza.
Sulla base delle disposizioni normative l’inserimento dei mancati ricavi della tariffa di igiene ambientale (TIA), tra le componenti di costo della TARI, comporterà nei prossimi anni un aumento ulteriore in bolletta a discapito degli utenti ma l’Amministrazione comunale di Chianciano Terme vuole capire se ci sono altri strumenti per recuperare le somme TIA non versate dai contribuenti.
«Con l’introduzione delle nuove norme in materia di enti territoriali dunque – prosegue l’Assessore all’ambiente e sistemi rifiuti, Damiano Rocchi - presto i contribuenti potrebbero ritrovarsi a fare i conti con aumenti della TARI, la tassa sulla spazzatura. A nulla sembrano valere le obiezioni per cui, molti contribuenti si ritroveranno a pagare di più, per il semplice fatto che altri soggetti in passato non hanno versato regolarmente quanto dovuto. Una forma di iniquità a cui i contribuenti italiani onesti sono purtroppo abituati».
«Ferma
restando la nostra posizione fortemente critica nei confronti di un
provvedimento normativo ingiusto che viola prepotentemente il principio comunitario
“chi inquina paga” – ribadisce l’Assessore all’ambiente Damiano Rocchi - stiamo
in questa fase cercando di affrontare il tema dal punto di vista tecnico ed a
tal riguardo ci siamo resi capofila e promotori di un incontro con tutti i
sindaci, amministratori e responsabili dei servizi tributi dei comuni senesi
interessati da tale problema, con il fine di condividere tale problematica
relativa ai crediti TIA, criticità che dovremmo andare ad affrontare e a
sottoporre ad eventuale votazione con l’approvazione del Piano Economico
Finanziario (PEF) per il 2016 nella prossima assemblea di ATO Toscana Sud.
Intanto, l'Autorità per il Servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani
ATO Toscana Sud, che vede interessati i comuni delle province di Siena,
Grosseto ed Arezzo, in previsione dell'imminente assemblea, ha predisposto un
documento dove sono individuati sia alcuni criteri sulla base dei quali i
crediti possano essere definiti 'inesigibili', sia possibili meccanismi di
ripartizione nei Piani economici finanziari (PEF) dei singoli Comuni”.
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