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Schlein, l'attacco a Meloni: «La ricorderanno come quella che quando c'era lei non c'era un treno che arrivasse in orario»
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Attualità sabato 19 dicembre 2020 ore 16:00
Un maxi Abbraccio all'Italia oltre il Covid
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Nell'area del Cassero installata l'opera di Macca "benedetta" da Sgarbi. Il sindaco Agnelli: "E' il nostro contatto ideale con tutti gli italiani"
CASTIGLION FIORENTINO — Un abbraccio per Mario Agnelli è “tutto quello che non
si deve fare ora ma che io non ho dimenticato e che voglio tornare a fare
appena possibile, seppure con i dovuti accorgimenti”.
Un abbraccio per il
sindaco di Castiglion Fiorentino vale doppio perché oggi dalla città del Cassero
parte l’abbraccio a tutta Italia, stretta tra la morsa del Covid e quella delle
restrizioni anti-pandemia.
Nel prato del Cassero, proprio ai piedi della
torre medievale, c’è l’abbraccio più grande, quello tra un uomo e una donna
tradotto in opera d’arte dall’autore Giuliano Macca.
“Se doveva essere un abbraccio
limitato a Castiglion Fiorentino avremmo proiettato questa immagine sulla facciata
del palazzo comunale. Qui, invece, c’è un abbraccio che si estende su 1200 metri
quadrati che saranno ammirati sui maggiori canali di informazione da tutt’Italia
ed è per tutti gli italiani”, spiega il primo cittadino castiglionese.
L’opera sarà visitabile anche domani e ci si potrà camminare sopra per vivere appieno il calore e l’emozione di un abbraccio, non potendolo fare fisicamente.
Un progetto che per Castiglion Fiorentino si traduce nell’ennesima opportunità di promozione su scala nazionale e nel mondo del web senza
confini.
Vittorio Sgarbi non si è voluto perdere lo “spettacolo” dalla Torre
del Cassero e confermando il sodalizio con la città della Valdichiana commenta:
“Trovo intelligente, l’idea che al culmine di questa tragedia, sul piano della
malattia e dal punto di vista psicologico si crei un’opera d’arte che
rappresenta ciò che in questo momento ci manca, un’opera che dialoga con il cielo
essendo all’aperto. E’ la creazione di un artista che non dialoga con se stesso
ma con il mondo e fa un’opera non per se stesso ma per gli altri; così era ai
tempi di Giotto. L’iniziativa di Francesca Sacchi Tommasi che ha curato il
progetto per le piazze d’Italia è molto bella e io ho voluto venire a vedere;
anche perché accade tutto a Castiglion Fiorentino”.
L’autore della performance dal vivo intitolata “L’Abbraccio” ha scelto la città della Valdichiana perché “mi ha colpito per la sua bellezza e particolarità; soprattutto è stupenda quest’area dove è stato possibile sviluppare l’opera realizzata in carta su una superficie di 1200 metri quadri. Vuole essere un punto di luce nel buio, e deve ricordarci tutto quello che finora il virus ci ha tolto”.
Dall'alto della Torre Mario Agnelli osserva, compiaciuto, l'abbraccio di Castiglioni all'Italia
Lucia Bigozzi
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