Produrre benessere per evitare totalitarismi
di Salvatore Calleri - venerdì 08 maggio 2020 ore 21:42
75 anni fa terminava in Europa la più cruenta guerra mondiale della storia umana, con 55 milioni di morti di cui il 60% di civili.
Dalla guerra, causata pure dall'eccesso di debito a carico della Germania sconfitta nella grande guerra del 14-18, si uscì con una pace duratura, nonostante la guerra fredda, anche grazie alla fine delle ostilità franco-tedesche e grazie ad un debito di guerra in questo caso ridotto.
Una prima lezione è che il debito, in genere, a prescindere dalle cause se non si affronta la questione in modo umano aumenta le tensioni tra paesi.
La Germania, che ancora non digerisce la sconfitta, dovrebbe oggi capirlo.
Una seconda lezione che ci viene è che serve una Europa unita prima nei valori e poi nell'economia per avere una pace duratura.
I nostri padri di Ventotene e Churchill la sognavano federale, non sono stati accontentati ed oggi infatti il modello confederale della Ue scricchiola facendo riaffiorare egoismi pericolosi da sopprimere subito per non vanificare quanto ottenuto fino ad oggi.
Oggi pertanto dobbiamo ricostruire in toto lo spirito originale del dopo guerra arrivando prima possibile ad una Europa giusta, umana e solidale.
Se le democrazie non sono in grado di produrre benessere i totalitarismi son dietro l'angolo.
Salvatore Calleri