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Attualità giovedì 03 marzo 2016 ore 18:28

Progetti territoriali per la difesa idrogeologica

Foto di: Immagine di repertorio

Tre milioni e seicentomila euro per 14 progetti nei territori montani di competenza del Consorzio 2 Alto Valdarno, dalla Valtiberina alla Valdichiana



VALDICHIANA — A tanto ammontano le richieste di finanziamento presentate dal Consorzio per interventi sul programma di sviluppo rurale della Toscana 2014-2020 relativi al consolidamento e la realizzazione di briglie, di argini e difese di sponda al consolidamento di elementi franosi che insistono sul reticolo idraulico montano.

I progetti riguardano diverse aree montane-forestali che vanno dal Casentino alla Valdichiana aretina e senese, passando per il Pratomagno e la Valtiberina.

Un sistema di interventi volto a mettere in sicurezza le “parti alte” del reticolo idrografico che da troppi anni venivano rimandate e che stanno comportando rischi idraulici ed ambientali sia in loco che nelle zone di pianura. Una opportunità per la messa in sicurezza dei territori montani e forestali ma che rappresentano anche un importante elemento di salvaguardia idrogeologica delle zone a valle.

Numerosi e diversificati sono i tipi di intervento che sono stati presentati in 14 progetti e relative domande di finanziamento per un totale complessivo di 3.599.616 euro, e che consistono nel consolidamento e stabilizzazione di sponde, adeguamento funzionale di opere quali briglie e difese di sponda e messa in sicurezza di versanti in frana.

Nello specifico il progetto per la Valdichiana senese riguarda l’intervento di stabilizzazione delle sponde del Cavernano tra Montepulciano e Chianciano Terme. Per Arezzo, invece, è stato presentato un progetto per il consolidamento del piede della sponda del torrente Vingone di Arezzo lungo la sc di Monte Lignano del comune di Arezzo.

Alla luce di questi progetti, Francesco Landi presidente dell'Unione dei Comuni della Valdichiana senese, mette in evidenza l'importanza della sinergia tra Consorzio e Comuni: “Tramite l'importante lavoro del Consorzio siamo riusciti a ottenere le risorse per mettere in sicurezza una zona boschiva sul territorio al confine tra i Comuni di Chianciano e Montepulciano. Una operazione che sottolinea la valenza dell'operato congiunto del Consorzio e dell'Unione per le opere di difesa del suolo e soprattutto per gli interventi sui corsi d'acqua".

"Il Consorzio si è sempre di più identificato dai soggetti istituzionali, Unioni dei Comuni in particolare, come lo strumento in grado di catalizzare le esigenze territoriali, formalizzarle, come nel caso delle richieste di finanziamento da contributi regionali e quindi metterle in atto dal punto di vista operativo - commenta il presidente Paolo Tamburini - Quando interveniamo dobbiamo tenere sempre presente le esigenze di un'area molta ampia, ma adesso, grazie anche al nuovo piano di classifica che sarà operativo a breve, saremo in grado di sviluppare i lavori in maniera ancora più ottimale anche rispetto a quanto non sia stato fatto finora".


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