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Spettacoli venerdì 18 novembre 2016 ore 18:13

La ragazza argentina che recita con i piedi

Veronica Gonzalez, Laura Kibel e il 'Teatro dei Piedi' saranno le protagoniste del primo appuntamento del Teatro Ragazzi al Teatro degli Oscuri



TORRITA DI SIENA — L’incontro con il mondo del teatro a soli 13 anni, è così che inizia la carriera artistica di Veronia Gonzalez, ragazza argentina nata a Buenos Aires arrivata in Italia nel 2000. Veronica vive a Forlimpopoli in Emilia Romagna e in questi giorni si trova in Valdichiana per far conoscere la sua arte di recitare con i piedi.

Questo tipo di recitazione è a metà strada tra il mimo e il teatro degli oggetti, quando è sul palco Veronica si dimentica di tutto il resto, il pubblico vede solo i piedi che diventano volti di personaggi fantastici, principi e principesse, pagliacci, re e regine che catapultano grandi e piccoli in una dimensione magica ed estemporanea.

Veronica, oltre ad avere girato il mondo con i suoi spettacoli, conta già diverse partecipazioni in tv, da ‘Si può fare’ su Rai1 con Carlo Conti fino a quella del 5 novembre scorso a ‘Tu si que vales’ su Canale 5. L’attrice che recita con i piedi in questi giorni si trova a Torrita di Siena per incantare con il suo spettacolo il pubblico del teatro degli Oscuri sabato 19 novembre alle 17.

“All’età di 13 anni mi sono avvicinata al teatro nella città in cui sono nata, Buones Aires in Argentina – mi racconta Veronica prima dello spettacolo di Torrita – Nella scuola di teatro che frequentavo si seguivano diversi corsi: la fonetica, la recitazione, la dizione ma c’era un corso che mi affascinava più di tutti, ovvero quello dove ci insegnavano a recitare con dei burattini”.

Tra Veronica, i burattini e la recitazione fu amore a prima vista, fino a diventare il suo lavoro. “A 15 anni ho iniziato a lavorare con una compagnia di professionisti e ho scoperto che i burattini potevano diventare il mio lavoro. Conferma che mi è arrivata quando ho finito di studiare. Dopo la scuola ho cominciato a frequentare l’Accademia di arte drammatica sia come burattinaia sia come attrice, ma nei panni di attrice non mi sentivo comoda perché avevo la percezione che non fosse la mia dimensione. Questo mio disagio è servito per trovare un altro modo di esprimere la mia arte e l'ho trovato nei burattini”.

Veronica nel 2000 arriva in Italia con il suo spettacolo di pupazzi e durante l’esibizione al festival Mercantia di Certaldo conosce la sua attuale regista Laura Kibel e il teatro dei piedi.

“Poter recitare con i piedi per me è bellissimo, perché oltre alla recitazione c’è l’utilizzo di tutte le parti del corpo, tutto è a vista e non c’è nessun trucco. Io mi metto a sedere sul palco e i miei piedi diventano dei personaggi che raccontano delle storie – mi spiega Veronica - Le storie sono senza testo, non c’è un teatro testuale ma visuale, non ci sono limiti di lingua e di età, ogni sketch è pensato per far divertire la famiglia”.

Le sue "marionette in carne ed ossa" interpretano le più esilaranti storie accompagnate da una ricca colonna sonora mentre si intrecciano scene piene di ritmo, fantasia, poesia e umore. Dietro a questa tecnica teatrale c’è anche tanto allenamento fisico?

“ Assolutamente sì. Praticamente, mentre, la parte sinistra del mio corpo sta interpretando un personaggio, la parte destra sta facendo tutt’altro e quindi qui entra in gioco la coordinazione e dissociazione del corpo, poi arriva anche l’orecchio musicale, quindi nei movimento devo seguire anche la musica per dare un filo alla storia che porto in scena”.

E delle tue esperienze televisive cosa mi racconti?

“Ho partecipato a molti spettacoli in tv, ma io reputo la tv solo una bella vetrina, preferisco di gran lunga il teatro. Del teatro mi piace il contatto con il pubblico. Quando entro in teatro mi sembra di arrivare a casa e posso stare tutto il tempo che voglio, mentre in tv i tempi sono diversi, sono più stretti e cadenzati”.

Con i suoi spettacoli Veronica sta girando il mondo, Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Grecia, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Brasile, Argentina, Singapore, Corea del Sud, Turchia, Russia, Canadà, U.S.A.

Gli spettacoli che porta in scena ci sembrano una rivoluzione, una cosa mai vista prima, ma questo modo di fare teatro in realtà esisteva anche a fine 800 in Corea, conosciuto come il pal-tal che prevedeva che un attore interagisse usando appunto un piede.

Parlando dei suoi progetti futuri, Veronica mi rivela: “Dunque io abito a Forlinpopoli, la città di Pellegrino Artusi, e da quest’anno sono diventata ambasciatrice dell’Artusi nel mondo. Da Casa Artusi sono stata incaricata di fare uno spettacolo dedicato a questo importante personaggio e di portarlo in giro per il mondo, così oltre che promuovere l’eccellenza artistica promuoverò anche l’eccellenza culinaria italiana. Questo per me è motivo di grande orgoglio ed è un progetto a cui tengo particolarmente”.


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