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Cronaca giovedì 18 febbraio 2016 ore 12:00

Universitari raggirati da affidabile locatore

Un brindisino di 33 anni, O.C. domiciliato a Siena, è riuscito a truffare numerosi ignari studenti universitari che cercavano una stanza in affitto



SIENA — Di solito al momento della stipula del contratto di locazione di un immobile è necessario pagare una caparra, molto spesso corrispondente a due mensilità, quindi non c’è nulla di male se un locatore richiede all’aspirante affittuario del denaro per entrare in possesso di un appartamento o anche solo di una stanza, come accade frequentemente agli studenti universitari a maggior ragione se la controparte è gentile e gradevole nei modi.

L’affidabile locatore, utilizzando questa strategia, è riuscito a mettere a segno numerose truffe a danno di studenti universitari che sceglievano Siena per studiare. 

Il 33 enne brindisino agganciava le sue vittime online, tramite siti specializzati, matricole e studenti degli anni successivi, impegnati nella ricerca di un alloggio, proponeva loro stanze in un appartamenti non suo a costi ragionevoli, percepiva le caparre e spariva.

Quelle sistemazioni non erano fruibili, perché in realtà già concesse ad altri studenti che non potevano essere cacciati. Il furbo affittuario avrebbe potuto andare avanti ancora per molto tempo se non avesse destato l’attenzione dei carabinieri di Siena che, mettendo assieme i fatti e le circostanze, narrate dalle vittime, sono riusciti facilmente ad identificarlo.

Il modus operandi era divenuto chiaro ai carabinieri che hanno approfondito le diverse situazioni, intanto le truffe sono andate avanti. Ma, ad un certo punto lo stratagemma ha ceduto: in più occasioni il 33 enne aveva esibito false registrazioni dei contratti presso l’agenzia delle entrate di Siena, con tanto di sigilli dello Stato contraffatti, ciò è considerato un reato più grave della truffa. Così finalmente, dopo lunghe indagini, i carabinieri hanno ottenevano dal PM Aldo Natalini e dal Gip Roberta Malavasi, un’ordinanza che ha disposto l’arresto ed il collocamento agli arresti domiciliari dell’indagato.

Nel corso della successiva perquisizione in un appartamento a disponibilità di O.C., gli stessi militari hanno trovto alloggiato un milanese di 43 anni, G.B. in possesso di 108 grammi di marijuana e in un altro appartamento, invece, sono stati trovati due cittadini marocchini sprovvisti di documenti che vi alloggiavano. Uno dei due, in quanto clandestino in Italia è stato presentato per le procedure di espulsione.

Se non fossero intervenute le forze dell’ordine, il 33enne brindisino avrebbe proseguito in un’altra città universitaria a truffare ignari studenti che cercavano sistemazioni logistiche per poter intraprendere gli studi, comportando anche sacrifici per potersi permettere una vita fuori casa.


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