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Attualità lunedì 08 giugno 2015 ore 14:15
Ragazzi di Ottobrunn innamorati della Valdichiana
Sedici ragazzi, tra i diciotto e i diciannove anni, hanno trascorso quattro giorni in Valdichiana all’insegna della memoria e della riconciliazione
CORTONA — Uno splendido successo, quello che ha coinvolto la delegazione della
città bavarese di Ottobrunn in visita dal I al 4 Giugno. Ottobrunn è il paese
di Josef Scheungraber, ex tenente della Wehrmacht, condannato
all’ergastolo per aver ordinato l’esecuzione di 14 persone, il 26 Giugno 1944, nella
piccola località di Falzano sulle montagne cortonesi.
I giovani tedeschi durante la loro permanenza hanno celebrato la memoria delle vittime del conflitto. Il 2 Giugno hanno incontrato Gino Massetti e il signor Pacchi (entrambi superstiti di Falzano), Roberto Mariotti (figlio di Renato, reduce di Mauthausen) e Don Ottorino Cosimi (testimone di un episodio svoltosi della località di Tornia, in cui un plotone di esecuzione tedesco risparmiò la vita atutta la comunità).
Gli incontri sono stati moderati da Stefania Zuber, responsabile di questo
“gemellaggio” (non ancora istituzionalizzato), nonché interprete tra italiani e
tedeschi. I ragazzi di Radio Incontri InBlu hanno
fatto compagnia ai coetanei tedeschi per tutte e quattro le giornate. L’
accoglienza è stata allietata dalle danze dell’associazione "Impronta
Cubana" di Chianciano, che si è esibita in un colorato "Carnevale Multietnico"
con musiche da diversi paesi nel mondo; la serata dei saluti ha visto
protagonista la Compagnia"Il Cilindro" di Monsigliolo, che ha
eseguito canti e balli popolari toscani.
I giovani di Ottobrunn hanno anche visitato Rondine, la Cittadella della pace sulle rive dell’Arno, e apportato lavori di manutenzione alle adiacenze e al giardino del Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio, in segno di collaborazione e concordia.
Sono stati giorni di scambio di memorie ed esperienze tra tedeschi e cortonesi, una vivace celebrazione della pace e dell’unione tra paesi differenti. I reduci e sopravvissuti degli anni di guerra hanno osservato con estremo interesse e gioia il risvolto positivo della storia: il legame tra Ottobrunn e Cortona che dall’essere dato tragico di morte e violenze si è trasformato in un profondo e gioioso abbraccio di pace.
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