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Attualità mercoledì 29 aprile 2015 ore 12:41

Mps, concluso il percorso di risanamento

Il bilancio 2014 riflette la prosecuzione del percorso di “messa in sicurezza” dell’Ente, giunto a conclusione della complessa vicenda finanziaria



SIENA — Il bilancio è stato redatto anche sulla scorta delle indicazioni contenute negli “Orientamenti contabili” emanati lo scorso luglio dall’Acri con conseguente riclassificazione, ove opportuno, di alcune voci del bilancio 2013.

La Fondazione Monte dei Paschi chiude il bilancio 2014 con un disavanzo d’esercizio che si attesta a 30 mln di euro a causa soprattutto della citata svalutazione di Sansedoni Siena S.p.A. di quasi 34 mln di euro.

Dal lato patrimoniale, la cessione del 31 percento del capitale sociale di Banca Mps ha infatti permesso la totale estinzione del debito finanziario, quasi 340 milioni di Euro, e la creazione di liquidità per oltre 400 milioni di euro, primo passo indispensabile per una diversificazione dell’attivo che assicuri nel tempo alla Fondazione il raggiungimento di un adeguato rapporto rischio/rendimento.

Il 2014 appare come l’ultimo anno della lunga transizione dell’Ente, con una gestione corrente ancora marginalmente influenzata dagli interessi passivi del debito del primo trimestre ed una redditività del patrimonio che ancora non si giova della nuova asset allocation (che vede l’avvio nella prima parte del 2015) delle risorse liquide derivanti dalla cessione delle azioni Montepaschi.

Rimane la complessa situazione finanziaria della partecipata Sansedoni, per cui è stata effettuata una significativa svalutazione, così come già avvenuto negli anni precedenti.

La raggiunta stabilità economico-finanziaria, la valutazione prudenziale di tutte le poste di bilancio, il nuovo modello di gestione permetteranno in prospettiva il ritorno a una costante capacità erogativa, seppur su livelli notevolmente ridimensionati rispetto al passato.

In relazione alle nuove assegnazioni di contributi, la Fondazione ha concentrato i propri sforzi principalmente sulle società strumentali, Siena Biotech per 5,7mnl di euro e Vernice per 0,2 mln di euro, sugli enti finanziati Fondazione Accademia Musicale Chigiana e Fondazione Toscana Life Sciences con 1 mln di euro ciascuno e, sulla base degli obblighi di legge vigenti, sul Volontariato.

A fine 2014 la Fondazione, preso atto del permanere di uno strutturale squilibrio economico-finanziario di Siena Biotech e dell’insussistenza delle condizione che consentissero la realizzazione del Piano Industriale, ha ritenuto di non poter erogare ulteriori risorse necessarie al sostegno della società. Siena Biotech è stata dunque posta in liquidazione a fine 2014. Il liquidatore ha in seguito presentato istanza di fallimento con esercizio provvisorio dell’impresa. L'istanza è stata accolta a fine Marzo 2015.


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