Cultura sabato 06 maggio 2023 ore 09:50
Al Maec un altro tuffo nel passato con gli egizi
Aperto il nuovo allestimento dedicato al mondo dei Faraoni e del popolo del Nilo. Investimento da 190mila euro
CORTONA — Inaugurato il nuovo allestimento della 'Collezione Egizia del Maec'. L’Amministrazione comunale di Cortona continua ad investire sul patrimonio storico artistico. Dopo le sale dedicate a Gino Severini, ecco un’altra iniziativa di valorizzazione.
Gli interventi hanno riguardato gli ambienti al secondo piano di Palazzo Casali. Il Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona può così proporre una specifica offerta culturale dedicata all’antica civiltà degli egizi. I lavori sono stati realizzati grazie ad un cofinanziamento tra il Comune di Cortona e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, relativo al progetto "Gli Etruschi in Toscana le città dell’Etruria".
Le opere sono state eseguite su sale già libere da precedenti allestimenti che ora sono state restaurate, consolidate, dotate di tutti gli impianti, compreso quello di climatizzazione, e riallestite. Quest’ultimo lavoro, in particolare, ha riguardato un progetto espositivo e grafico per accompagnare il visitatore all’interno di un racconto che lo spinge ad approfondire la conoscenza del mondo egizio, attraverso un percorso tra le opere esposte. Il progetto grafico guida il visitatore ad attraversare la storia della proposta museale, segnando il passaggio da un’introduzione sulla generale questione della collezione e del collezionismo, al racconto della quotidianità degli egizi, documentati nella prima sala, quella dedicata alla vita, fino alla drammaticità della morte e della mummificazione, nella seconda.
Nella prima sala, il progetto comprende quattro vetrine che raccolgono le opere della collezione e un apparato didascalico. Nella seconda sala, una grande teca accoglie la descrizione del tema dell’inumazione con l’esposizione di sarcofagi, mummie e arredi tombali. L’investimento complessivo sfiora i 190mila euro ed è sostenuto dall’Amministrazione comunale per una quota pari al 30% del totale, mentre il restante 70% è stato finanziato dalla Regione Toscana.
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