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Attualità mercoledì 28 ottobre 2020 ore 12:21

​Come resiste il paese con 94 positivi

Escalation di contagi in famiglia. Il sindaco: “Casi tracciati”. Allo studio misure economiche per sostenere imprese e commercio



MONTE SAN SAVINO — Il numero fa impressione: 94 positivi in isolamento domiciliare a Monte San Savino. E’ sicuramente il dato più alto di casi negli ultimi giorni tra i comuni della Valdichiana. La diffusione del contagio è avvenuta all’interno delle famiglie, una caratteristica che collega anche le altre comunità della vallata aretina alle prese coi numeri del Covid, a partire da Castiglion Fiorentino che a ieri, di positivi ne aveva oltre 70.

Il sindaco Margherita Scarpellini lavora a stretto contatto con la Asl e l’Ufficio di igiene pubblica e si divide tra servizi da attivare per i positivi, tra i quali la raccolta dell’immondizia secondo le disposizioni Covid, i controlli della Polizia Municipale e le 44mila mascherine da distribuire ai cittadini nei prossimi giorni.

“Per ora la situazione è sotto controllo, e i casi di persone contagiate sono tutti tracciati e isolati”, spiega mentre con il vicesindaco Marzio Pagliai che si occupa di Bilancio, sta cercando nelle casse comunali risorse aggiuntive da destinare all’economia savinese fatta di piccoli imprenditori, nella maggiorparte artigiani, commercianti e ristoratori. “Ricevo molte segnalazioni da chi ha una piccola azienda o un ristorante: sono persone preoccupate non solo del futuro ma anche del presente perché gli effetti della pandemia cominciano a farsi sentire in modo evidente”. 

Per questo sono allo studio misure mirate da aggiungere ai ristori promessi dal governo. Già utilizzate le leve dei tributi locali sospesi o prorogati (dalla Tari al suolo pubblico), per sostenere le famiglie ma certo, un Comune fonda il suo bilancio sulla riscossione delle imposte che trasforma in servizi alla comunità e l’auspicio del sindaco Scarpellini è che alla fine, si trovi una soluzione per tenere insieme tutto in un momento così complicato.

Lo stop a cinema e teatri imposto dal decreto del governo non l’ha digerito perché a Monte San Savino la tradizione del Teatro Verdi è un punto centrale per la comunità e attorno al teatro ruota anche molto dell’attività di negozi, bar e ristoranti del centro storico. Non solo, ma Comune e Officine della Cultura (che gestisce il cartellone) da mesi avevano “predisposto in ogni dettaglio, misure di sicurezza per il pubblico e gli operatori dello spettacolo; avevamo predisposto addirittura ingressi scaglionati agli spettacoli. Cinema e teatri sono i luoghi più sicuri”, spiega. 

Ora è tutto fermo, tuttavia il sindaco Scarpellini non rinuncia a una conferenza stampa (dopodomani) per comunicare il cambio in corsa della stagione teatrale (con gli spettacoli al via in queste settimane rinviati a fine stagione) ma anche per ribadire che il Covid non fermerà la cultura e l’economia del paese. Nel 2009 l’allora sindaco Materazzi, dati alla mano, annunciò che Monte San Savino era il comune col più alto numero di partite Iva della provincia di Arezzo. Undici anni dopo, è un altro mondo, ma decine di partite Iva savinesi continuano a resistere.

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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