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Spettacoli venerdì 17 giugno 2016 ore 17:00

Sagra del Cinema, prime anticipazioni

Saranno otto i giorni di eventi e a luglio arriva Salvatore Striano con la proiezione “Cesare deve morire”, ad agosto in programma una serata speciale



CASTIGLION FIORENTINO — Torna la Sagra del Cinema e lo fa con alcune piccole grandi novità. Format originale, incontri-aperitivi con i protagonisti del cinema, proiezioni in piazza ad ingresso gratuito, gastronomia regionale a tema e un incremento dei giorni di programmazione.

Tema dell'edizione 2016 sarà “Di figli in padre”, che non vuole essere una venerazione di “vecchi maestri” o la celebrazione di un passato mitizzato, ma il confronto tra artisti e temi contemporanei e le loro radici, personali e professionali, “spirituali” e anagrafiche.

Dopo le sei serate della prima edizione toscana del 2015, quest’anno saranno ben otto gli appuntamenti in programma. Prima parte presso la Torre del Cassero, dal 27 al 31 luglio, e chiusura in piazza dello Stillo dal 19 al 21 agosto. Una conferma della formula dell'anno scorso e un incremento degli appuntamenti fortemente voluto dall'Amministrazione castiglionese e in particolare dall'assessorato alla Cultura del Comune aretino.

“Dopo il successo e la grande attenzione riscossa l'anno scorso – spiega Massimiliano Lachi, assessore alla cultura – abbiamo pensato di aumentare i giorni di eventi, per riportare in maniera ancora più convita il cinema nella nostra città e arricchire la proposta culturale estiva del territorio”.

A luglio ci sarà Salvatore Striano, per tutti Sasà, ex carcerato, oggi attore e scrittore, protagonista del film Cesare deve morire, tratto dal Giulio Cesare di Shakespeare e diretto da Paolo e Vittorio Taviani, Orso d’Oro al Festival di Berlino del 2012. Salvatore Striano, nato e cresciuto nel cuore di Napoli, in una delle zone più controllate dalla criminalità, è diventato una delle figure più carismatiche delle Teste matte, una storia che ha raccontato nel romanzo Teste matte, scritto con Guido Lombardi. Poi la fuga e la latitanza in Spagna, l’arresto, il carcere, prima a Madrid poi a Rebibbia, dove ha incontrato un maestro, Fabio Cavalli, che gli ha fatto scoprire la letteratura, Shakespeare e il teatro. Da allora, riconquistata finalmente la libertà, è stato un camorrista per Matteo Garrone (Gomorra), un rapinatore per Guido Lombardi (Take five) e molti altri personaggi, al cinema e in tv. Nel 2012 arriva la consacrazione, con il film Cesare deve morire. Salvatore Striano sarà a Castiglion Fiorentino venerdì 29 luglio, per parlare e presentare La tempesta di Sasà.


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