Interviste giovedì 16 aprile 2015 ore 11:00
Agricoltura e ambiente, intervista all'On. Cenni
Intervista esclusiva all'Onorevole Susanna Cenni, parlamentare democratica nella commissione agricoltura alla Camera dei deputati
VALDICHIANA — Nel corso della visita a Siena del Presidente Enrico Rossi di lunedì 13 aprile, abbiamo avuto modo di incontrare, presso l’auditorium di Sienambiente per l’iniziativa pubblica dal titolo “Il diritto alla buona alimentazione: biodiversità, reddito agricolo, qualità, qualità, sostenibilità, ricerca e competitività per nutrire il Pianeta”, la parlamentare Susanna Cenni.
Abbiamo colto l'occasione per un'intervista esclusiva su temi strategici riguardanti l'agricoltura, la biodiversità e l’Imu agricola, imposta che sollevando non poche controversie.
Biodiversità e sostenibilità ambientale: quali sono le azioni messe in atto dal parlamento e quali le prossime novità?
“Il parlamento ha messo in campo delle leggi, che nonostante un calendario affollato di riforme siamo riusciti a portare a termine. Per esempio siamo riusciti a mettere in campo la legge della biodiversità agricola e alimentare. In commissione abbiamo attivato anche il percorso di altre leggi importanti, come quella del chilometro zero, quella sul biologico, abbiamo assunto delle decisioni importanti sulla messa al bando degli OGM sul nostro Paese. Quindi credo che da questo punto di vista, ovvero quello della qualità dell’agricoltura in relazione al rispetto dell’ambiente e della sostenibilità, abbiamo fatto dei passi in avanti molto importanti.
Ambiente e agricoltura: come si può coniugare il rispetto dell’ambiente con le necessità di sviluppo?
“Io credo che questi temi camminino necessariamente insieme, non potremmo mai competere con altri paesi sul piano dei quantitativi, non potremmo accrescere più di tanto le quantità di cibo che produciamo in Italia con le caratteristiche che abbiamo, quindi noi dobbiamo puntare alla qualità. Ed oggi la qualità necessariamente va avanti con l’ambiente, intanto perché ci sono dei cittadini consumatori sempre più attenti e consapevoli, sempre più alla ricerca di informazioni vere nelle etichette che accorciano la filiera proprio per volontà. Sempre un numero crescente di persone va ad acquistare in azienda direttamente i prodotti perché vede quello che compra, vede la faccia di chi produce quel cibo e quindi credo che il valore di questo cambiamento sia un valore che sta soltanto dentro una scelta molto trasparente, molto vera e che contemporaneamente produce buon cibo e produce buon ambiente.
La sua opinione sull’Imu agricola?
"Il provvedimento è passato, però siamo riusciti a fare approvare diversi ordini del giorno che impegnano a rivedere la materia. Io non dirò mai che gli agricoltori non debbano contribuire a questa fase del Paese, però dobbiamo farlo con criteri equi e credo che il limite più grande di questa norma sia stata proprio l’equità, cioè noi abbiamo il paradosso di avere imprese che hanno un altissima redditività ma che stanno sopra i 600m e che quindi non possono pagare l’Imu e invece imprese che stanno sotto e che hanno una redditività inferiore che si trovano a pagare questa tassa. Quindi crediamo che il solo criterio altimetrico non vada bene.
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