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Attualità mercoledì 01 luglio 2015 ore 09:58

Accoglienza e integrazione per otto migranti

Gli immigrati senegalesi verranno ospitati nella parte bassa della località in una casa privata che è stata presa in affitto ad un canone basso



TORRITA DI SIENA — Il sindaco Giacomo Grazi, l'assessore Michele Cortonicchi e la vicepresidente della Pubblica Assistenza l'avvocato Federica Goti, hanno incontrato Martedì 30 Giugno i giornalisti, i rappresentanti politici e i cittadini presso la sala consiliare del Comune per spiegare come verranno accolti gli otto immigranti provenienti dal Senegal, e come verranno impiegati nei lavori socialmente utili.

Il comune di Torrita ha deciso di dare ospitalità ai migranti su sollecitazione del prefetto Renato Saccone e siccome l'amministrazione da sempre è parte attiva nelle vicende, è stata presa la decisione di aderire rendendosi disponibile all'accoglienza.

I senegalesi in arrivo sono tutti uomini, maggiorenni, tra i venti ed i trenta anni di età, tutti conoscenti tra di loro e rimarranno nel territorio fino al 31 Dicembre 2015. I migranti saranno ospitati in una abitazione messa a disposizione da un privato in affitto a canone basso, circa 200 euro al mese come previsto dalla convezione tra prefettura e Comune ospitante. La locazione è stata scelta in maniera volontaria dall'amministrazione, questo per accelerare i tempi burocratici e dare una risposta rapida a quanto richiesto dal prefetto Saccone.

Gli otto immigrati svolgeranno del lavoro volontario presso la Pubblica Assistenza e il pomeriggio seguiranno dei corsi di lingua italiana. La vicepresidente della Pubblica Assistenza Federica Goti ha spiegato che al momento della proposta da parte dell'amministrazione per l'accoglienza sono sorti dei dubbi per quanto riguarda l'impegno gestionale, ma superati tali dubbi la Pubblica Assistenza si è resa ben disponibile ad accogliere e ad integrare gli otto ragazzi senegalesi che verranno impiegati in lavori giornalieri dell'associazione, dalla dialisi all'assistenza sociale

Inoltre l'assessore Michele Cortonicchi ha sottolineato il fatto che il lavoro che andranno a svolgere è puro volontario, perché secondo la Convenzione di Ginevra i richiedenti asilo politico non possono essere obbligati a svolgere nessun tipo di lavoro: "Certo loro potranno rifiutarsi a queste attività, ma siccome sarà puramente volontariato con l'obiettivo di favorire l’integrazione, io non credo che lo faranno anche perché sarà sicuramente un piacere "lavorare" per la comunità che li ospita".

La conferenza stampa è stata interrotta per alcuni minuti dai militanti di Casaggí Valdichiana e da Mattia Savelli esponente di Fratelli d'Italia, i quali chiedevano prima di tutto di pensare al bene dei cittadini italiani e poi di cercare soluzioni al problema dell'immigrazione. L'amministrazione ha risposto a questa richiesta dicendo che le risorse finanziarie provenienti dalla prefettura non possono essere destinate ad altri scopi se nonché l'accoglienza, ma se tali risorse verranno spese in maniera giusta e misurata gli euro in avanzo possono essere spesi per i torritesi e per il sociale.

Inoltre proprio per dare maggiori informazioni, nozioni e velocizzare le pratiche dei richiedenti asilo è stato organizzato un tavolo di lavoro tra assessori di competenza dei Comuni di Torrita e Poggibonsi con altri amministratori e associazioni che intendono offrire accoglienza.

Per Torrita, come per tutto il nostro Paese, l'immigrazione e l'integrazione sono due colonne portanti e quindi la decisone di accogliere gli immigranti, dopo le prime titubanze e le prime preoccupazioni sia da parte dell'amministrazione ma anche da parte degli immigranti che si troveranno a vivere in una realtà molto diversa da quella a cui erano abituati, è stata condivisa da tutti i cittadini.

Per questo motivo il sindaco Giacomo Grazi e l'amministrazione ringraziano tutti i cittadini per la loro disponibilità: "Come amministrazione ringraziamo tutti i cittadini per la comprensione e per aver accettato queste persone. Le accortezze che dedicheremo a questa vicenda fa parte della buona integrazione".


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