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Attualità lunedì 29 maggio 2017 ore 11:52

“Sagre selvagge, la misura è colma”

Foto di: immagine di repertorio

La Confesercenti ha scritto ai sindaci dell'area Valdichiana e Trasimeno per porre l'attenzione sull'organizzazione delle sagre



VALDICHIANA — La Confesercenti ha appena inviato ai sindaci di Castiglion del Lago, Chiusi, Città della Pieve, Sinalunga e Torrita un ampio e circostanziato documento che riprende ed enfatizza il tema dell'organizzazione di sagre durante il periodo estivo.

Sagre e feste paesane sono nate in passato per motivi lodevoli. Ma in questi anni si è perso il controllo e questa concorrenza sleale porta danni economici pesanti per le attività economiche. Chiediamo apertamente che la vostra Amministrazione si faccia carico delle proprie responsabilità”. - amminisce subito la Confesercenti che secondo i loro calcoli nella stagione estiva ognuno di questi comuni autorizza da un minimo di 80 ad un massimo di 160 giornate di somministrazione alimenti e bevande 

"La gran parte di queste iniziative non ha più attinenza con la tradizione alimentare e ricreativa del territorio che le ospita. Sono mere scuse per finanziare altre attività, contando sulla corsia preferenziale dei patrocinii e degli adempimenti agevolati, anzi pressoché assenti, a dispetto di tutto quanto sono chiamati ad adempiere gli imprenditori che di queste attività fanno una ragione di sostentamento continua, per sé e per i propri dipendenti" - afferma Attilio Rapicetta, responsabile d’area per Confesercenti.

La lettera aperta sulle sagre inviata ai Sindaci da Confesercenti è corredata di un elenco delle pratiche autorizzative e di esercizio cui le imprese di somministrazione sono tenute per ragioni sanitarie, fiscali o burocratiche

“Non adempiere a certi accorgimenti in materia sanitaria all’interno del ristorante pregiudica la salute del consumatore esponendoli a rischi tali da comportare sanzioni salate o addirittura la sanzione – si legge nel documento – se è vero che su tutto questo nelle sagre si può sorvolare, ci chiediamo: questo perché in quelle occasioni le difese immunitarie automaticamente si alzano?”

Il documento di Confesercenti si completa con un elenco di punti sul quale elaborare una seria bozza di regolamento da adottare a livello comunale nell’interesse degli imprenditori, dei cittadini e di chi ancora organizza feste paesane secondo lo spirito che dovrebbero avere. 

Per Confesercenti la mancanza di iniziative regionali non giustifica il lassismo da parte dei Comuni: “prima che della Regione, la tutela dei cittadini è di competenza delle rispettive amministrazioni comunali. E non solo in fase elettorale”.


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