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Attualità venerdì 06 maggio 2016 ore 10:00

Tutelare i patrimoni nei passaggi generazionali

Un incontro svolto all'interno del Palazzo Contucci, organizzato da Fideuram, per conoscere meglio le caratteristiche dell'attuale mercato finanziario



MONTEPULCIANO — Riflettere sui mercati finanziari attuali e prendere maggiore coscienza delle decisioni sul proprio patrimonio: un interessante incontro conoscitivo su questo tema, organizzato da Fideuram e da Kairos Investments all'interno del Palazzo Contucci, nella meravigliosa cornice della Sala delle Feste affrescata da Andrea Pozzo. 

Il direttore commerciale di Kairos Investments, Amir Kuhdari, ha spiegato alla nutrita platea la situazione che vive il panorama finanziario, spiegando termini fondamentali per l'economia attuale quali il Quantitative Easing. Siamo infatti continuamente bombardati di informazioni e notizie riguardanti l'economia e la finanza, ma non ne conosciamo a fondo le reali implicazioni.

La questione del passaggio generazionale e della tutela dei patrimoni è invece stata affrontata dalla dottoressa Sandra Sirianni, al termine di un wine tour nelle cantine Contucci in cui i presenti hanno potuto degustare il Vino Nobile di Montepulciano. Per evitare i rischi della situazione attuale, ha spiegato la dottoressa Sirianni, è necessario pianificare il passaggio, che diventa un momento delicato di transizione del patrimonio.

Il primo tema affrontato è stata la questione della comunione ereditaria: Sirianni ha spiegato che se non diventiamo parte attiva, tutti gli eredi diventeranno comproprietari di ogni singolo bene, che si tratti di beni mobili, immobili o aziende. Non è sempre facile gestire una comproprietà, si rischiano lunghe e costose cause legali che causano disarmonia in famiglia. Il testamento può diventare una soluzione a questa problematica, ma la percentuale di utilizzo in Italia è molto bassa.

Il diritto italiano tutela al massimo livello i figli e il coniuge, ma, se non ci sono figli, alla successione partecipano anche fratelli e genitori. Tutela massima per la famiglia tradizionale, quindi, e nessuna tutela per le famiglie di fatto. Tuttavia il tasso di aumento di questo tipo di convivenze è alto, e se consideriamo che la durata media del matrimonio è ormai di 15 anni, bisogna rendersi conto del cambiamento in atto del modello famigliare che influisce anche sull'eredità e sulle successioni. Attraverso il testamento si può disporre liberamente di una quota di patrimonio, a seconda della situazione familiare, destinandolo a chi vogliamo. 

Per evitare comproprietà tra tutti gli eredi, ha spiegato la dottoressa Sirianni, il primo consiglio è quello di assegnare singoli beni a singoli eredi. Per i beni mobili il veicolo assicurativo protegge dal punto di vista fiscale, soprattutto nei casi di famiglie di fatto; quindi i contratti di assicurazione, le polizze vita, non vanno computate nel patrimonio complessivo dell'eredità e hanno una riservatezza garantita dalla tutela della privacy del beneficiario. Per i beni immobili, la donazione tra vivi consente di risparmiare sulla tassa di successione, che è nulla sotto la franchigia di beni dal valore sotto un milione di euro, e da possibili inasprimenti della fiscalità che potrebbe arrivare in futuro.

Infine una riflessione è stata fatta anche una riflessione che riguarda le aziende: in Italia le aziende al 72% sono a conduzione familiare e il 55% sono imprese con al vertice un imprenditore con almeno 60 anni di età. Al primo passaggio generazionale sopravvive solo i 50% delle aziende e alla generazione successiva solo il 15%. Si tratta quindi di un grosso problema per il tessuto produttivo del paese. La soluzione proposta da Fideuram è quella di destinare al figlio più interessato la conduzione dell'azienda, attraverso il patto di famiglia, con il quale si assegna l'azienda a uno dei figli, che però deve compensare gli altri. C'è anche un'agevolazione fiscale se si tratta di società di persone, perché l'obiettivo è quello di salvaguardare produttività.


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