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Politica mercoledì 15 aprile 2015 ore 09:49

Tre domande a Rossella Cottone (PD)

Intervista esclusiva a Cottone, esponente del Partito Democratico di Sinalunga e possibile candidata alle prossime elezioni regionali.



SIENA — Nel corso della visita a Siena del Presidente Enrico Rossi di lunedì 13 aprile, abbiamo avuto modo di incontrare tutti e sei i candidati del Partito Democratico senese alle prossime elezioni regionali del 31 maggio. Abbiamo colto l'occasione per un'intervista esclusiva su alcuni temi strategici quali la sanità, l'agricoltura, lo sviluppo economico e il futuro del nostro territorio

Rossella Cottone, che cosa l'ha portata a candidarsi per il Consiglio Regionale?

Soprattutto il desiderio di dar voce a quelle donne che nel partito hanno lavorato tanto; io provengo da un'esperienza essenzialmente politica, sono portavoce della conferenza delle donne di Sinalunga, e ho lavorato attivamente all'interno della conferenza provinciale accanto a Claudia Foti e Francesca Bianchi. Quindi abbiamo vissuto esperienze relative alle donne e tutta una serie di iniziative. Quindi la mia è stata vissuta come una politica di servizio, non con passione, considerando anche il ruolo di madre e di donna, quindi voler dar voce a tutte quelle donne e quelle persone che in questo momento lavorano all'interno del partito e hanno avuto, proprio per le vicende che hanno caratterizzato il percorso delle candidature, una poca considerazione, consentimi il termine. A questo si è aggiunto anche il sostegno di tutta l'unione comunale di Sinalunga e quindi un voler dire la propria all'interno di un territorio come quello della Valdichiana così ricco e così interessante.

Una sua opinione sui punti strategici che dovrà affrontare il prossimo mandato amministrativo della Regione Toscana quali la riforma della sanità oppure lo sviluppo delle tecnologie digitali?

In merito alla sanità concordo con quella che è stata l'opinione già espressa dagli altri candidati, ritengo che Siena debba avere un ruolo centrale e all'interno dell'area Toscana Sud, non deve essere un ruolo secondario. Va benissimo la nomina del direttore ma deve essere un ruolo di primo piano, perché il settore sanitario e sociale da sempre rivestono un ruolo importante. All'interno della riforma sanitaria credo che sia fondamentale il continuo finanziamento e mantenimento di quello che è il codice rosa. Ritengo proprio per l'esperienza politica vissuta, per il contatto avuto con tante situazioni, che questo sia un aspetto che la riforma sanitaria e che soprattutto la riduzione delle tre Asl e quindi le somme relative alla sanità non debba assolutamente tralasciare. Per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico ormai è all'avanguardia, la ripresa del lavoro e il settore trainante che potrebbe essere l'agricoltura sia fondamentale. Bisogna ripartire dall'agricoltura, un'agricoltura vista in maniera diversa, più tecnologica e al passo coi tempi. E quindi questo adattamento delle imprese al nuovo settore tecnologico possono portare a un maggiore sviluppo e un passo in avanti di tutta la nostra area, perché comunque in provincia di Siena la crisi si è sentita fortemente in tanti settori.

Come si può evitare il centralismo che riveste Firenze nelle politiche regionali, a discapito dei territori più periferici come il nostro?

Dal punto di vista politico, cercando di evitare certi episodi che negli ultimi tempi si sono verificati. Dando un'immagina e un'opinione di una buona politica che a Siena si fa. C'è tanta gente che si impegna in politica soltanto per passione e non per altro. Quindi dare un buon esempio a livello politico e amministrativo, credo che le varie città e non solo il capoluogo Siena ma anche i vari comuni dell'hinterland stiano dando un esempio di buona politica. Quindi cercando di fare una sorta di unione, di concertazione e di coesione tra il capoluogo della provincia e i vari comuni si può ottenere un buon risultato. Il territorio si deve muovere all'unisono in modo che si possa dare una risposta abbastanza compatta a Firenze; ricollegandomi anche al discorso della sanità, senza tralasciare Nottola, senza dimenticare Abbadia San Salvatore.


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