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Imprese & Professioni mercoledì 02 settembre 2020 ore 10:10

​Toscana in smart working: come organizzarsi alla rivoluzione lavorativa

In Toscana lo smart working ha ormai preso piede e sono davvero moltissime le aziende che sembrano non avere intenzione di tornare sui propri passi, almeno non per il momento



TOSCANA — Toscana in smart working: come organizzarsi alla rivoluzione lavorativa

In Toscana lo smart working ha ormai preso piede e sono davvero moltissime le aziende che sembrano non avere intenzione di tornare sui propri passi, almeno non per il momento. La paura di un possibile focolaio in azienda e la necessità di riorganizzare gli spazi ha fatto propendere diverse realtà per questa nuova forma di lavoro flessibile. Gli stessi impiegati si dicono piuttosto soddisfatti dello smart working, anche se non manca chi preferirebbe tornare in ufficio, se non altro per riuscire ad avere uno spazio più adeguato.

Organizzarsi creando una propria postazione di lavoro in casa non è impossibile, anche se lo spazio che si ha a disposizione è limitato. Vediamo dunque alcuni consigli per gestire al meglio questa nuova modalità di lavoro, che ai tempi del covid è diventata particolarmente privilegiata soprattutto in Toscana.

Smart working: dove creare il proprio ufficio a casa

Non tutti hanno la fortuna di disporre di una stanza libera in cui creare una postazione di lavoro o un piccolo ufficio a tutti gli effetti. Questo è uno dei principali problemi per coloro che si sono trovati di punto in bianco a doversi organizzare per proseguire la propria attività lavorativa non potendo recarsi in azienda.

Per lavorare in smart working però non è necessario avere una stanza intera a disposizione: è sufficiente infatti ritagliarsi uno spazio dedicato, possibilmente silenzioso e poco frequentato dal resto della famiglia. In molti commettono l'errore di mettersi a lavorare sul tavolo del salotto per esempio: non conviene affatto, perché questa è una delle zone più caotiche della casa e per lavorare ci vuole silenzio e concentrazione.

Conviene piuttosto mettere una scrivania in camera da letto, in modo da non rischiare di essere disturbati.

Avere tutto il materiale a portata di mano

Una volta che ci si è organizzati per quanto riguarda lo spazio, è importante preoccuparsi di acquistare tutto il materiale necessario per lavorare da casa. Se infatti il PC ed eventuali altri strumenti tecnologici vengono spesso consegnati direttamente dall'azienda ai propri dipendenti, la cancelleria e la cartoleria sono comunque sempre indispensabili. Raccoglitori e schedari per archiviare documenti, penne, matite, block notes e via dicendo tornano sempre utili dunque conviene averli a disposizione in modo da poter gestire il lavoro con maggior agilità.

Lavorare in pigiama? Non è mai una buona idea

Lavorare da casa significa avere una maggiore libertà, potersi organizzare il tempo al meglio e non essere costretti a tirarsi a lucido ogni mattina per andare in ufficio. Lo smart working però non dovrebbe essere preso come una scusa per evitare di curarsi e vestirsi, perché lavorare in pigiama può rivelarsi decisamente controproducente.

Al mattino quando ci svegliamo abbiamo la nostra routine quotidiana da seguire e da quando hanno iniziato a lavorare in smart working molte persone hanno abbandonato le buone abitudini che avevano. Questo è un grande errore, perché la mente ha bisogno di attivarsi e per farlo occorre che le forniamo gli stimoli giusti. Non possiamo pretendere che rimanendo in pigiama senza nemmeno uscire di casa il cervello si svegli all'istante!


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