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Attualità martedì 09 agosto 2016 ore 15:11

M5S sempre favorevole alla fusione

Secondo M5S l'opportunità Sinalunga-Torrita-Trequanda è stata affossata dalla miopia del PD, il movimento è sempre stato pro alle fusioni dei comuni



SINALUNGA — “E’ sempre stato il nostro punto cardine del programma per il quale siamo stati votati alle comunali e un atto precursore di quello che oggi sta avvenendo nel nostro territorio – spiega il Movimento - Sicuramente ci sono delle fusioni che hanno più senso rispetto ad altre, come ad esempio poteva essere Trequanda, Torrita di Siena e Sinalunga, in quanto avevano la maggior parte dei servizi fondamentali in forma associata e una fusione sarebbe stata naturale”.

“L'abitudine a decidere il futuro dei nostri territori nei circoli di partito, i battibecchi tra sezioni di partito inter ed intracomunali, l'individualismo degli amministratori odierni, la finta volontà di informare i cittadini, hanno di fatto reso questa opportunità impossibile e, con la legislazione vigente, costretto comuni come Trequanda ad avere la figura del sindaco paragonabile a quella della regina d'Inghilterra” – dice il 5 stelle.

Gli esponenti del Movimento credono che a decidere sulle fusioni debbano essere i singoli territori, non convince invece a livello regionale l'idea e la conseguente legislazione della obbligatorietà.

Poi il Movimento prosegue: “Ci riteniamo personalmente favorevoli ad eventuali processi di fusione tra comuni con termini che abbiano affinità territoriali, produttive, sociali. Un comune unico di dimensioni ottimali come quello di Sinalunga, Torrita e Trequanda sarebbe soprattutto in prospettiva un volano di sviluppo dell'intero territorio. Siamo fortemente contrari alle Unioni dei Comuni, enti di secondo livello non soggetti al controllo diretto dell'elettore, la cui sussistenza si basa essenzialmente su finanziamenti statali e locali. I processi di fusione dall'alto sembrano però ormai iniziati anche nella nostra zona, anche in questo caso la decisione su quali fossero i comuni partecipanti è arrivato non durante le campagne elettorali, ma a metà mandato. Troppo rischioso evidentemente dichiararlo apertamente nella fase di ricerca del consenso. Il referendum rimane l'unico strumento che la legge regionale prevede in cui i cittadini possono esprimersi”.

“A nostro avviso – va a concludere il movimento - nel caso di Trequanda Torrita e Sinalunga, l'esito del referendum, supportato da una capillare informazione dettata da tempi adeguati, sarebbe stato favorevole alla fusione. Purtroppo però non lo sapremo mai, visti i recenti sviluppi che vedono proposte di fusione con altri comuni (Torrita e Montepulciano) e la scelta di confluire tutti i servizi nell'Unione dei Comuni (Trequanda). In tale contesto il nostro ruolo rimane quello di informare i cittadini e lavorare affinchè possano decidere non solo se essere favorevoli a proposte di fusione, ma anche con quale comune attuarle".


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