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Cultura lunedì 14 marzo 2016 ore 09:50

Cena Lions di beneficenza in ricordo di Amorosa

Raccolta fondi per l'orfanotrofio Antoniano alla cena di beneficenza organizzata dal Lions Club Chianciano Terme in ricordo del notaio Alfonso Amorosa



MONTEPULCIANO — A cena con l'arte: un'iniziativa riuscita e di grande impatto emotivo, quella organizzata dal Lions Club Chianciano Terme presso la Fortezza di Montepulciano durante la serata di sabato 12 marzo. La cena, infatti, aveva come scopo quello di raccogliere fondi di beneficenza per supportare le attività della Comunità di Accoglienza Antoniana di Montepulciano.

La raccolta fondi è stata resa possibile grazie alla donazione di Roberto Ghezzi, l'artista di Cortona che ha inaugurato la mostra "Naturalis Historia" che si terrà proprio alla Fortezza di Montepulciano dal 13 marzo fino al 3 aprile, organizzata dal Lions Club Chianciano Terme e curata da Maria Nicole Iulietto. Il quadro donato dall'artista è stato messo all'asta attraverso una lotteria interna e il ricavato è stato donato all'orfanotrofio Antoniano, per attivare un progetto di educazione musicale in sinergia con il Cantiere Internazionale d'Arte.

"L'idea di questa serata è stata ispirata dall'amico Roberto Giorgetti, - ha dichiarato il Presidente del Lions Club Chianciano Terme, Franco Mario Iulietto - volevamo fare una serata all'insegna dell'arte, grazie alla disponibilità dell'amministrazione comunale che ha messo a disposizione una splendida cornice come la Fortezza. Come Lions abbiamo intenzione di valorizzare i giovani del territorio, Roberto Ghezzi e gli altri artisti presenti a questa serata, che è stata pensata a scopo benefico per la comunità Antoniana, quindi anche i destinatari sono ragazzi e bambini."

La cena di gala è stata anche l'occasione per un sincero e fraterno ricordo del notaio Alfonso Amorosa, personalità di spicco del territorio e primo presidente della Fondazione Cantiere Internazionale d'Arte. Durante la cena, infatti, si sono svolti intermezzi di musica da camera di Annamaria Amorosa (soprano), Miriam Renzi (soprano), Nicolò Donini (basso) e Judy Diodato (pianoforte), con Luca Fanteria che ha dato voce alle letture tratte dal libro "Le sillabe di una vita" di Alfonso Amorosa.

"L'arte non è mai fine a sé stessa - ha commentato la cantante lirica Annamaria Amorosa - serve sia per sensibilizzare che per educare, crea sempre qualcosa di positivo e può essere un mezzo per arrivare a vari obiettivi. Sicuramente quello della beneficenza è uno degli obiettivi più nobili. Il fatto che noi doniamo la nostra arte per produrne altra è molto bello: perché la musica arricchisce, è terapeutica. La cultura educa l'uomo."

Annamaria, figlia di Alfonso, ha solo 29 anni ma ha già debuttato in alcune stagioni liriche: la sua carriera sta iniziando adesso, e ha dei progetti che la terranno legata a Montepulciano e che verranno rivelati solo nelle prossime settimane:

"Il mio percorso artistico è iniziato qui, devo tutto a Montepulciano. Se non mi fossi trasferita qui, forse non avrei scoperto nemmeno questa strada. Tutto grazie all'Istituto di Musica e al maestro Luciano Garosi, che mi ha proprio preso dalla strada in cui stavo giocando con gli amichetti e mi ha messa su un palco." 


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