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Attualità mercoledì 16 novembre 2016 ore 12:07

Aumenta la dislessia tra gli studenti

Si è svolto all'auditorium di Banca Valdichiana un seminario sulla dislessia e disturbi dell'apprendimento con il professore Giacomo Stella



MONTEPULCIANO —

Il 3,5% degli italiani in età evolutiva deve fare i conti con i cosiddetti Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) tra i quali il più noto e più frequentemente diagnosticato è la dislessia.

Tenuto conto che la popolazione scolastica nel nostro paese, tra i 6 ed i 18 anni, si aggira sui 7 milioni di unità, si può presumere che circa 245.000 studenti soffrano di disturbi dell’apprendimento.

Il ministero dell’Istruzione riporta un aumento delle diagnosi del disturbo: nell’anno scolastico 2014/2015 si stata registrata una percentuale di alunni con Dsa sul totale degli alunni pari al 2,1%, mentre nell’anno scolastico 2010/2011 tale percentuale era di appena lo 0,7%.

Il sistema-scuola e gli insegnanti necessitano di specifiche competenze e professionalità affinché sia riconosciuto. Ed è proprio per rispondere a questa complessa esigenza che la rete SOS Dislessia, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “John Lennon” di Sinalunga, ha promosso l’iniziativa “Dislessia – Didattica e apprendimento” che si è svolta a Montepulciano.

A dare il la all’iniziativa è stata la presenza del professore Giacomo Stella, ordinario di Psicologia clinica ma soprattutto fondatore dell’Associazione Italiana Dislessi.

Stella svolge un’instancabile attività di ricerca sui DSA, indirizzandola verso applicazioni pratiche in campo educativo. La sua presenza ha richiamato una folta platea tra cui insegnanti, operatori socio-sanitari, genitori e altri familiari di giovani che convivono quotidianamente con la dislessia, disturbo specifico della lettura, ma che può coesistere anche con altri disturbi dell’apprendimento quali la disgrafia, la disortografia e la discalculia.

Ad aprire l’incontro il saluto la professoressa Gelsomina Raia, dirigente scolastica del J.Lennon, che ha sottolineato l’importanza dell’attenzione da parte della scuola verso questi aspetti, sia dal punto di vista pedagogico-didattico che della formazione dei docenti; a seguire le relazioni della dottoressa Valentina Campanella, logopedista specializzata in disturbi del linguaggio e dell’apprendimento e anche direttore operativo SOS dislessia.

Ma ad impreziosire e animare l’incontro è stata l’esibizione del giovane attore Francesco Riva, dislessico a sua volta, che ha interpretato il monologo in cui racconta in chiave autobiografica le difficoltà di un personaggio, Giacomo, studente dislessico, ma anche la propria affermazione umana e professionale.

“E’ la seconda volta in due anni che riusciamo ad organizzare un evento su un tema così delicato e sentito – spiega la Dirigente Scolastica Raia – ma in questo caso la presenza del professor Stella, della dottoressa Campanella e dello straordinario Francesco Riva hanno reso veramente eccezionale il pomeriggio ed hanno esercitato un forte richiamo su operatori scolastici di una vasta area”.

“La dislessia – prosegue Raia – non è una malattia, potremmo dire che è una diversa modalità di apprendimento, magari più faticosa, e non è un fenomeno moderno: esiste da sempre, solo che gli studenti che ne soffrivano venivano bollati come pigri o svogliati. Gli studi di Stella e non solo, hanno riscattato questa platea che continuava a rischiare l’indifferenza, ma anche atti di bullismo, ed ha portato la scuola a prendere atto dell’esistenza di questo che non è un atteggiamento ma è invece un disturbo neurobiologico e come tale va gestito, applicando e mettendo in atto tutte le strategie possibili per l’apprendimento. Una scuola che include è una scuola che “pensa “e che “progetta” tenendo a mente proprio tutti”.

Banca Valdichiana ha sostenuto l’iniziativa, mettendo a disposizione l’auditorium di Montepulciano, per confermare il ruolo di banca del territorio, particolarmente sensibile anche alle tematiche sociali ed educative.  

"Condividiamo la soddisfazione degli organizzatori – dice Capeglioni presidente di Banca Valdichiana – per la piena riuscita dell’iniziativa che non potrà che avere effetti positivi per il sistema scuola-famiglia, che si confronta quotidianamente con questi disturbi, e che ha fatto conoscere la nostra banca ad una platea particolarmente attenta e sensibile”.


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