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Cronaca lunedì 06 luglio 2015 ore 09:26

Inabile al lavoro, l’ospedale respinge la colpa

Il direttore dell’Azienda Ospedaliera Senese respinse la questione ritenendola infondata, pur essendo il paziente riconosciuto inabile al lavoro



SIENA — Nel Gennaio 2013, M.C. arrivò in ambulanza al pronto soccorso de Le Scotte a seguito di un malore, riscontrato poi essere una lombo sciatalgia, da questo momento inizia il suo lungo calvario. A seguito di una risonanza magnetica gli viene diagnosticata un’ernia discale.

Nei giorni successivi, il forte dolore ha costretto il paziente ad un nuovo accesso al pronto soccorso senese e in quell’ occasione i medici decisero di trattenere il paziente presso la medicina di osservazione breve, il giorno seguente venne dimesso con indicazioni di riposare.

M.C. però continuava ad avvertire ancora forti dolori e quindi chiese l’intervento dei sanitari del 118 i quali lo portarono nuovamente al policlinico senese; qui venne nuovamente messo sotto osservazione nel reparto di medicina d’urgenza per ulteriori accertamenti.

Gli specialisti in neurochirurgia, chiamati per le valutazioni del caso, non si presentarono per gli adempimenti previsti. Dopo che i sanitari ebbero nuovamente preso visione dei referti medici antecedenti, decisero di sottoporre nuovamente il paziente ad un nuovo intervento chirurgico in neurochirurgia durante il quale pare che abbiano lasciato dei frammenti di ernia discale. Questo è quanto ci viene riportato dal dottor. Federico Grazi, di Io Cambio.

Successivamente il paziente è stato sottoposto a svariati controlli settimanali, tac e risonanza magnetica con le quali i medici hanno potuto appurare il ripresentarsi del problema, forse dovuto al non corretto svolgimento dell’ultimo intervento.

Recentemente, causa il problema ripresentatosi, il paziente è stato nuovamente operato ma questa volta l’ operazione è stata eseguita nel reparto “Day surgery”, dimostrazione questa della volontà di voler negare l’evidenza della malasanità che ha colpito l'iter sanitario di M.C. In seguito a nuove complicazioni, il paziente è stato riportato nuovamente al pronto soccorso delle Scotte ove i medici, dopo diverse ore di attesa, si sono dimenticati di visitare il paziente. Tale dimenticanza è stata annotata sul certificato medico dal medico di guardia presente.

M.C. tramite il suo legale, aprì una richiesta di risarcimento danni ma il direttore del contenzioso dell’Azienda Ospedaliera Senese la respinse ritenendola infondata, pur essendo il paziente dichiarato e riconosciuto dagli organi competenti inabile al lavoro con danno permanete, come si evince dalle varie cerficazioni mediche rilasciategli.

“Vicende come queste sono la dimostrazione della grave situazione sanitaria toscana, il quale modello doveva essere l’emblema di eccellenza ma è chiaro che abbia totalmente fallito. Personalmente chiedo che venga fatta chiarezza su questa scandalosa vicenda” – dice il dottor Federico Grazi


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