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Politica lunedì 25 maggio 2015 ore 12:22

Il M5S sta con i più deboli

Paolo Pajer, candidato portavoce consigliere regionale per il Movimento 5 Stelle si dice attento ai bisogni dei più fragili, bambini e anziani



SIENA — “Ci avviciniamo alle elezioni regionali e sui media è un fiorire di promesse, dichiarazioni, litigi, polemiche. Tante chiacchiere e fantasia, poca memoria e concretezza. Come forza che nasce dal basso e che intende rimanere a fianco delle persone, il Movimento 5 Stelle ha un programma sociale estremamente articolato ed attento ai bisogni dei più fragili, dai bambini agli anziani. – dice il candidato Pajer che continua

Vogliamo promuovere buone prassi e forme innovative di solidarietà ed aiuto per le famiglie in difficoltà: costruire una rete di solidarietà istituzionale e privata (sotto la supervisione del servizio sociale) per prendersi cura di nuclei familiari in difficoltà, anche affiancandoli ad una o più famiglie appositamente formate per prestare aiuto.

Intendiamo promuovere sul territorio le attività di auto mutuo aiuto: dai genitori agli adolescenti, dalle persone con disabilità fisica ai familiari di malati di Alzheimer. Vogliamo affiancare l’esperienza genitoriale, sia biologica che adottiva, con attività di prossimità e di consulenza, anche per cercare di prevenire precocemente il fenomeno della depressione post-partum.

Vogliamo riconoscere e valorizzare la figura di colui (o più spesso colei) che si occupa dell'assistenza familiare (caregiver). Il caregiver familiare è la persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prende cura di una persona cara consenziente, in condizioni di non autosufficienza o comunque non in grado di prendersi cura di sé.

Vogliamo alleviare la fatica del familiare che assiste, il quale sacrifica spesso la sua vita sociale, lavorativa e relazionale. Per questo dovremo avviare progetti flessibili ed accessibili (anche economicamente), in appoggio a strutture residenziali e semiresidenziali. Queste stesse strutture fungeranno anche da riferimento per la formazione, il supporto e la supervisione dei familiari con il coordinamento dei servizi sociali.

Per quanto riguarda gli anziani che non potranno rimanere a casa e che saranno costretti a rivolgersi a strutture residenziali intendiamo istituire la figura del medico geriatra di struttura (RSA), che prenderà direttamente in carico tutti gli ospiti non autosufficienti delle strutture di un dato territorio. Il geriatra di RSA consentirà, grazie alla sua specializzazione, di aumentare la qualità e la quantità dell’assistenza degli anziani ospiti delle strutture e contemporaneamente di alleggerire il sovraccarico di lavoro dei medici di base. La figura del geriatra di RSA sarà inserita nella rete dei servizi assistenziali territoriali ed ospedalieri a fianco dei medici di base.

Queste sono solo alcune delle proposte che abbiamo raccolto sul territorio: le idee ci sono, dunque, le risorse anche. Basta metterle in rete. – conclude infine - Questo è per noi ottimizzare le risorse e stare accanto ai più deboli”.


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