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Attualità venerdì 08 gennaio 2021 ore 14:15

Reglia dei Mulini, è l'ora della sicurezza

Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha intercettato i finanziamenti necessari per i lavori attesi da tempo dalla popolazione



CORTONA — Il 2021 è l'anno della messa in sicurezza della Reglia dei Mulini a Camucia, intervento atteso dalla popolazione e per il quale il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha intercettato i finanziamenti. 

L’ente, in accordo con il genio civile Valdarno Superiore, ha deciso di destinare alla sistemazione straordinaria della Reglia dei Mulini le risorse ministeriali che la Regione Toscana ha suddiviso tra i sei Consorzi e destinato al sistema della bonifica per la difesa del suolo.

Il mezzo milione di euro assegnato all'Alto Valdarno sarà investito per restituire funzionalità al canale cortonese: un rifacimento atteso da amministratori e cittadini, che interesserà il tratto a valle del centro abitato, dallo sbocco del tombamento adiacente al magazzino Turini fino alla confluenza con le Reglie provenienti dalla zona del Padule.

Alla notizia della disponibilità della somma, il Consorzio non ha avuto dubbi e ha candidato al finanziamento l’intervento già in avanzato stato di progettazione.

La Regione Toscana ha condiviso l’ importanza dell’ opera e con delibera n. 1682, adottata sul finire del 2020, l’ ha finanziata.

“Il canale – commenta la presidente Serena Stefani - ricade in una zona completamente pianeggiante, con dislivelli minimi che impediscono il veloce scorrimento dell’acqua mentre, al contrario, favoriscono il deposito dei materiali, pregiudicandone il funzionamento. Il miglioramento della funzionalità idraulica di questa opera rappresenta una priorità”.

“La Reglia dei Mulini drena le acque di tutta l’area urbana di Camucia, la più grande e popolosa tra le frazioni del comune di Cortona, dove insistono attività produttive, terziarie e commerciali e buona parte della popolazione residente – continua l’ingegner Serena Ciofini, responsabile del settore difesa idrogeologica del CB2 - Inoltre raccoglie le acque meteoriche, superficiali e di ruscellamento provenienti dall’area compresa tra Il Vallone e la stessa Camucia, lambendo il centro urbano lungo tutto il lato meridionale e attraversandolo all’interno del tombamento per un tratto lungo circa 800 m. La sua situazione, già complessa, si è progressivamente aggravata. Le acque in questo punto tendono a ristagnare e a depositare il materiale solido eventualmente presente. Inoltre l’urbanizzazione a monte favorisce l’intensificazione degli afflussi di ruscellamento e delle portate di piena, con i conseguenti fenomeni idrogeologici. Infine il trasporto solido proveniente dagli ambiti stradali e il disfacimento dei manti fanno la loro parte nel limitare la funzionalità dell’opera”, conclude Ciofini.

“Nel tempo il canale è stato interessato da un preoccupante accumulo di sedimenti e di residui di trasporto solido, dovuti sia alla sua funzione di collettore drenante dell’area urbana di Camucia, sia al degrado stesso dell’alveo - aggiunge il direttore generale Francesco Lisi - I fenomeni hanno provocato una grave perdita della sezione originaria, compromettendo lo scorrimento delle acque e la stessa funzione drenante e di trasporto idraulico svolta dal canale nella regimazione dell’intera Valdichiana intorno alla frazione cortonese. In particolare, risulta quasi completamente ostruito gran parte del tratto immediatamente a valle di Camucia, dallo sbocco fino alla variante stradale della S.P. 32 Lauretana. L’intervento progettato dal Consorzio è un intervento di carattere straordinario e ha lo scopo di migliorare la funzionalità idraulica del canale ripristinando le corrette sezioni e pendenze”.

L’arrivo dei trasferimenti nazionali; la scelta della giunta toscana di assegnare 3.500.000 di euro ai Consorzi di Bonifica e la decisione dell’Alto Valdarno di dirottare l’intera somma assegnata, pari a mezzo milione di euro, per risolvere una criticità storica della Valdichiana: ecco cosa è successo.

L’intervento ha come obiettivo il ripristino delle sezioni d’alveo con il recupero delle pendenze necessarie al deflusso delle acque e la realizzazione di protezione spondale in massi naturali ciclopici.

“Il Consorzio conferma ancora una volta di saper svolgere un ruolo strategico nella difesa del suolo – conclude la presidente Stefani - Oltre ad aver realizzato puntualmente e a regola d’arte tutti gli interventi di manutenzione ordinaria programmati nel 2020 sul reticolo ad esso affidato dalla Regione Toscana, è riuscito a intercettare e drenare sui corsi d’acqua del comprensorio risorse importanti per il miglioramento della sicurezza idrogeologica. Il mezzo milione di euro che saranno investiti sulla Reglia dei Mulini è stato conquistato grazie a uno dei tanti progetti studiati dall’ente". 


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