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Attualità giovedì 04 febbraio 2021 ore 10:06

La Memoria che lascia il segno

Inaugurato il Monumento ai Partigiani e intitolato il Parco della Liberazione



CIVITELLA — Si è conclusa la "Settimana della Memoria" a Civitella. Due le iniziative dell’amministrazione comunale “per non dimenticare”. Sabato scorso a Tegoleto si è tenuta l’intitolazione del Parco della Liberazione, presso il parco pubblico di via Molinara, in contemporanea è stato inaugurato il Monumento ai Partigiani. L’opera è stata donata da Reno Alviero Del Tongo, figlio del partigiano “Foffo” ed è stata realizzata dall'artigiano locale Rossano Fabiani. 

Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Civitella Ginetta Menchetti e il presidente dell’Anpi di Civitella Nico Laurini portando i saluti istituzionali, insieme alla giunta comunale. Presente una rappresentanza degli studenti delle classi terze dell’istituto comprensivo Martiri di Civitella con letture, parole e poesie. La cerimonia è stata accompagnata dalla tromba di Edo Bonucci.

“Il Segnalibro della Memoria”, racconti, affabulazione, immagini, video, discussioni per tutta la giornata del 27 gennaio, con l’intervento dell’attrice Silvia Martini, è l’iniziativa che si è tenuta presso l’istituto comprensivo Martiri di Civitella con il contributo del Comune. Data la situazione Covid gli interventi non si sono tenuti in Auditorium ma nelle singole classi.

“Due momenti storici che ci impongono appunto di non dimenticare – commenta il sindaco Menchetti – anzi di promuovere consapevolezza, conoscenza di quello che è stata la pazzia e l’atrocità del nazifascismo negli uomini, donne e giovani di oggi nella speranza che l’umanità non si stanchi mai più di difendere i valori fondanti della nostra Costituzione: democrazia e libertà. Oggi più che mai in questo periodo così preoccupante, non solo a livello politico, ma anche sociale, con una caduta di valori evidente, rifarsi a quella parte di storia che ha restituito dignità all’essere umano, sia con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz sia con la Resistenza diventa un fatto simbolicamente molto forte. Ricordare è un dovere morale prima ancora che istituzionale, affinché gli errori del passato siano un monito per il presente ed il futuro”.


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