Attualità sabato 11 aprile 2015 ore 13:35
Cia e Comune contro ungulati e Imu agricola
Presso la sala San Francesco si è svolto un incontro con gli agricoltori del territorio e non solo per parlare di Imu agricola e lotta agli ungulati
CHIUSI — Relatori dell’incontro sono stati il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli, l’assessore al bilancio Juri Bettollini, il presidente provinciale Cia Luca Marcucci e il Presidente regionale Cia Luca Brunelli.
Tre gli argomenti principali che hanno tenuto banco durante la serata: l’attuale dimezzamento dell’Imu agricola per gli agricoltori di Chiusi, da 0,76 percento a 0,46 percento (minimo imposto dalla legge), inserita nel bilancio di previsione 2015 del Comune, la lotta necessaria per annullare la tassa e la lotta agli ungulati attraverso i cinghialai della provincia così da evitare la rovina di interi raccolti e conseguentemente della vita professionale e privata di intere famiglie.
“L’agricoltura nel nostro territorio – dichiara il sindaco Stefano Scaramelli – è una ricchezza per la quale dobbiamo lottare senza mezze misure. La Provincia di Siena e più in generale tutta la Toscana deve avere la forza di far tornare l’agricoltura il principale attore della vita economica. Come amministrazione di Chiusi siamo sempre stati vicini ai nostri agricoltori e continueremo ad esserlo anche nella lotta a tasse inique o a regolamenti inadatti ad esempio sugli ungulati che rischiano di strozzare le aziende e gli operatori che vivono ancora dei frutti della terra. Come amministrazione non possiamo che ringraziare sia il Presidente provinciale che regionale per l’incontro che abbiamo fatto e sicuramente continueremo un percorso insieme per fare in modo che l’agricoltura possa rappresentare anche nel futuro il vero biglietto da visita del nostro territorio”
Il Comune di Chiusi in accordo con la Cia ha deciso di rinunciare ad una parte di entrate, circa 30/40 mila euro applicando un’aliquota sull’Imu agricola al di sotto di quella indicata dallo Stato. Su tutti i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali sarà applicata una aliquota dello 0,46 percento mentre la tariffa rimarrà invariata alle indicazioni statali e quindi allo 0,76 percento per tutti gli altri possessori di terreni agricoli.
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