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Sport mercoledì 10 agosto 2022 ore 14:30

Calciatori del Sud Sudan nella rosa castiglionese

William Gama, Joseph Malish e Cristopher Ely Data della nazionale del Paese africano aggregati alla preparazione. Lo sport simbolo di amicizia



CASTIGLION FIORENTINO — Dall’incontro di culture diverse può nascere qualcosa di importante che, in un certo senso, caratterizza anche la storia di quel paese. E questo Castiglion Fiorentino lo sa bene dato che negli anni ha sempre sostenuto e promosso gli scambi interculturali passando anche dal mondo sportivo. 

Nel 2015, infatti, lo stadio “Emanuele Faralli” ospitò la “Partita della Pace” tra Al-Ahli Hebron, squadra Palestinese, e l’Arezzo Calcio ed oggi, a distanza di sette anni, la U.S. Castiglionese ha intrapreso grazie al Commissario Tecnico della Nazionale del Sud Sudan, Stefano Cusin, un ‘iniziativa di carattere sociale e sportivo che vede protagonisti tre giovani calciatori Nazionali del Sud Sudan, William Gama, Joseph Malish e Cristopher Ely Data, che da qualche giorno si sono aggregati alla rosa della Castiglionese per la preparazione di inizio stagione. Da sempre lo sport concepito in maniera sana ha la capacità di insegnare e farci apprendere condotte utili per la crescita personale.

Il rispetto delle regole e la disciplina aiutano, sia nel campo sportivo che nella vita, a regolare il proprio comportamento; inoltre, l’etica sportiva comprende i valori della tolleranza, della lealtà, del rispetto reciproco sintetizzandoli nel concetto di fair play. Nei giorni scorsi i tre giovani calciatori del Sud Sudan, accompagnati dai dirigenti della U.S. Castiglionese nonché dall’allenatore della prima squadra, Roberto Fani, sono stati ricevuti dal sindaco Mario Agnelli

In un clima accogliente e di reciproca curiosità i 3 calciatori hanno raccontato le loro esperienze e di come si trovano nella nostra città. Lo sport e in questo caso il calcio si è fatto “portavoce” dei valori di amicizia, di unione e di pace che nella nostra città hanno visto moltiplicarsi iniziative solidali verso Nazioni meno fortunate della nostra, grazie al grande Fabrizio Meoni, a Padre Arturo Buresti, a don Giuliano Faralli, a Carlo Landucci che hanno fatto crescere esponenzialmente i valori della solidarietà e dell’umanità. Usare un linguaggio universale per raggiungere tutti gli uomini del mondo, può essere anche questa la nuova e importante missione dello sport.


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