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Attualità lunedì 12 aprile 2021 ore 12:45
Ambiente, sport e paesaggio, un maggio "fuori"
Annullata la tradizionale programmazione del mese, il vicesindaco anticipa iniziative 'open air' che si conciliano con le restrizioni per il Covid
CASTIGLION FIORENTINO — Dopo la notizia diffusa questa mattina dal sindaco Agnelli circa l'annullamento del Maggio Castiglionese, interviene il vicesindaco Devis Milighetti con alcune precisazioni:
"Il prossimo, alla luce del perdurare delle restrizioni dovute alla pandemia, sarà un mese di maggio diverso, caratterizzato dalla natura, dal verde e dal trekking urbano fra tesori d’arte e luoghi della cultura attraverso sentieri che toccano boschi e prati. Insomma, un maggio diverso rispetto al solito, a passo lento, immersi nella natura. Viste le limitazioni imposte dal Governo, il contenitore denominato ‘Maggio Castiglionese’ non potrà essere realizzato ma abbiamo pensato di promuovere, in questo mese che caratterizza la primavera, qualcosa di diverso e allo stesso tempo interessante sia per i castiglionesi che per chi sceglierà Castiglion Fiorentino per il week-end”.
Si cammina sempre di più; nell’estate 2020 l’ha fatto il 39 % degli italiani, di gran lunga l’attività più praticata in vacanza, secondo l’Istituto nazionale ricerche turistiche, con circa il 50% degli italiani che ha dichiarato di ricercare luoghi per immergersi nella natura. C’è voglia, dunque, di ritrovare la libertà dopo il lungo confinamento.
"La straordinaria risorsa paesaggistica e ambientale che caratterizza l’area nord- est del territorio castiglionese, abbracciata da una catena di colline e monti disseminata da mulattiere, sentieri, strade storiche richiamano la fitta trama delle relazioni tra le vallate toscane - continua Milighetti - La gran parte di queste sono tuttora percorribili sia in bike che a piedi come alla Valle di Chio che conta circa 30 chilometri tra sentieri e strade, la Via Romea Germanica, con circa 10 chilometri, e lo stradone di Montecchio che ci collega fino alla Valle del Clanis. La scelta della destinazione e delle attività svolte denota un netto cambiamento nello stile delle vacanze degli italiani, confermando l’ipotesi – avanzata nel periodo del lockdown dello scorso anno –di una riscoperta e di una rivitalizzazione, sotto il profilo turistico, di una parte rilevante delle cosiddette aree interne e marginali del paese, in cui isolamento e integrità ambientale ne hanno notevolmente rafforzato la capacità di attrazione. Di tutto questo, ne dobbiamo fare tesoro garantendo maggiore percorribilità e conoscenza di questi percorsi immersi tra la natura”.
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