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Attualità martedì 17 marzo 2015 ore 10:25
Valdichiana aretina unita contro il commissario
I sindaci esprimono la propria contrarietà per la decisione del comitato Interministeriale che ha nominato il commissario ad Acta per l'area ex Sadam
CASTIGLION FIORENTINO — I comuni che si dicono preoccupati sono: Cortona, Castiglion Fiorentino, Marciano della Chiana, Lucignano e Foiano della Chiana e la decisione del ministro delle politiche agricole Maurizio Martina appare non condivisibile in primo luogo in quanto la questione dell’area dell’ex zuccherificio era stata già formalmente chiusa da una dichiarazione di non compatibilità ambientale della provincia di Arezzo e da una recente sentenza del Tar, a seguito del ricorso presentato dalla società Powercrop.
“La vicenda si protrae da anni – dicono dalla conferenza - ed ha visto posizioni contrarie sia da parte della provincia di Arezzo che della Regione Toscana e in base anche al pronunciamento del Tar il procedimento autorizzativo si è formalmente concluso, per cui non vi sono i presupposti per la nomina di un commissario ad acta in questa vicenda.
Già nei mesi scorsi la stessa Regione Toscana aveva comunicato che non intendeva chiedere la nomina del Commissario ad acta e che in ogni caso riteneva che opportuno attendere la sentenza del Tar prima di procedere alla eventuale nomina del Commissario ad acta”.
La sentenza è arrivata in data 10 Febbraio 2015 quando il Tar della Toscana ha respinto con sentenza il ricorso di PowerCrop contro la deliberazione della giunta provinciale di Arezzo.
Alla data di approvazione della legge il procedimento autorizzativo sul progetto presentato dalla PowerCrop per l'ex zuccherificio, risultava già concluso da oltre 2 mesi, avendo la provincia di Arezzo, a seguito del procedimento di valutazione di impatto ambientale, dichiarata la non compatibilità ambientale del Progetto di PowerCrop s.r.l.
La conferenza dei sindaci dei comuni della Valdichiana Aretina chiede pertanto al governo di rivedere la propria decisione con un impegno preciso che possa consentire la chiusura definitiva della vicenda PowerCrop ex Zuccherificio e che si possa parlare di tutela ambientale e difesa dell’occupazione per tutta quell’area e la Valdichiana.
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