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Attualità sabato 16 settembre 2023 ore 09:25
Epatite C, l'invito allo screening arriva via sms
Sono 982mila i toscani fra 34 e 54 anni che possono aderire alla campagna di prevenzione per individuare la patologia spesso silente
TOSCANA — Partono gli invii di sms per partecipare allo screening per l’epatite C: si comincia lunedì 18 Settembre e i messaggini verranno trasmessi per circa due mesi, indirizzati ai 982mila toscani tra i 34 e i 54 anni che possono aderire alla campagna promossa dalla Regione Toscana e finanziata dal Ministero della salute. Chi non dovesse riceverlo ma comunque rientra nella fascia d’età individuata dal Ministero, può ugualmente recarsi in una delle sedi dove viene effettuato l’esame.
Nelle prime due settimane di campagna di screening, fino al 14 Settembre, 1.656 persone hanno effettuato il test e 16 tra queste sono risultate positive, un dato in linea con le statistiche di diffusione della malattia nella popolazione toscana ed italiana.
“Dopo l’emergenza pandemica stiamo concentrando le nostre energie sul fronte della prevenzione, importante per la salute dei singoli ma anche per tenere sotto controllo i costi collettivi a carico del sistema sanitario”, commenta il presidente della Toscana Eugenio Giani.
“La campagna è partita all’inizio di Settembre e i numeri delle prime settimane confermano una diffusa cultura della prevenzione tra le toscane e i toscani, che hanno subito risposto bene all’avvio della campagna”, spiega l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.
Dagli sms ora si attende una ulteriore spinta: “Vogliamo rafforzare ulteriormente il messaggio che dall’epatite C è possibile guarire - sottolinea Bezzini - ma per farlo è necessario diagnosticata. Grazie al test veloce, coloro che sono inconsapevoli di avere l’epatite C possono ricevere tempestivo accesso alla cura e guarire".
Dall’epatite C infatti oggi è possibile guarire ma il test è fondamentale per la diagnosi, perchè spesso la malattia decorre senza sintomi fino a diventare cronica ed evolvere in forme molto gravi e progressive che vanno dalla cirrosi al cancro al fegato. Il test si può fare in una delle sedi delle associazioni di volontariato che hanno aderito alla campagna oppure nelle sedi delle Asl, nei giorni e negli orari indicati sul sito della Regione.
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