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Attualità venerdì 21 ottobre 2016 ore 11:07

'Torrita non sarà la frazione di Montepulciano'

Tortita di Siena

Il gruppo di maggioranza di centro sinistra del Comune di Torrita interviene sull’ipotesi di fusione con il Comune di Montepulciano



TORRITA DI SIENA — "Torrita di Siena non potrà mai essere parificata ad una frazione dell’attuale Comune di Montepulciano ma, al contrario, diventerà un punto di riferimento per gli altri centri urbani ad essa più vicini". - esordisce così il gruppo di maggioranza in consiglio comunale che torna a parlare della fusione Torrita-Montepulciano.

"L’identità storica, che sia di persona o di un paese, non si perde mai. Il fatto che si possa vagliare la possibilità di unire due comunità così importanti come quelle di Torrita di Siena e Montepulciano, non può che essere visto come un’opportunità per creare una nuova realtà storicamente ancor più interessante. E’ inevitabile che la proposta e il progetto di fusione debbano nascere da una coalizione politica ed è ancor più naturale che questa sia quella che attualmente governa in entrambi i Comuni, avendo a suo tempo raccolto le rispettive maggioranze dei consensi popolari" - dice lo gruppo.

"La proposta di fusione, prospettata in questo momento in cui non ci sono obblighi e restrizioni che potrebbero venir istituite in un futuro più o meno prossimo, è esempio di lungimiranza ed attaccamento al territorio, voluta per accompagnare in maniera sostanziale la consacrazione delle sue eccellenze simbolo, sviluppare le potenzialità inespresse e recuperare quelle preziose realtà, culturali ed economiche, al momento in difficoltà. Il nuovo apparato amministrativo non potrà essere visto come riferito all’uno o all’altro Comune fondatore, ma come sintesi degli stessi. Governerà rispettando le necessità e i fabbisogni che il nuovo territorio richiede, mantenendo intatto il rapporto preferenziale con le cittadinanze dei capoluoghi fondatori e, casomai, implementandole per far fronte ad un ragionevole incremento di utenti, soprattutto nell’area riguardante Torrita di Siena" .

Poi il gruppo di maggioranza continua: "Il Palazzo Comunale rimarrà lì dov’è fin dal Medioevo, e al suo interno rimarranno operativi tutti gli uffici dedicati ai servizi al cittadino: i servizi sociali, tecnici, anagrafici, tributari continueranno ad operare con la stessa intensità e disponibilità e, riferendosi a quanto sopra esposto, non c’è dubbio che potranno essere necessariamente potenziati. Il nuovo territorio comunale, per caratteristiche geografiche, ambientali e culturali, non può in nessun modo essere paragonato a realtà metropolitane. Le risorse non potranno che essere distribuite in maniera obiettiva e funzionale, finalizzate alla crescita omogenea di tutte le potenzialità che il nuovo Comune si troverà ad amministrare. Ad oggi, il Ministero degli Interni e la Regione Toscana riconoscono circa 2 milioni di euro a quei comuni che decidono di unirsi. Considerata l’estensione del nuovo Comune, e la relativa popolazione, queste cifre non possono certo costituire la sola e unica motivazione per la prospettata fusione; tanto più che quanto erogato dovrà obbligatoriamente essere utilizzato come risorsa per la riduzione della tassazione locale e la realizzazione e/o manutenzione di opere pubbliche".

Prosegue il gruppo: "E’ giusto ritenere che tutte le numerose feste popolari non potranno che beneficiare dell’unione dei due Comuni, sia perché il nuovo Ente si ritroverà dotato di un eccezionale bagaglio di strutture tecniche e logistiche, sia perché, storicamente, le amministrazioni di Torrita di Siena e Montepulciano sono da sempre state attente e puntuali nel sostenere tutte le manifestazioni (culturali, sportive, folkloristiche etc.) ed unendosi non potranno che potenziare questa comune ideologia".

Il territorio del nuovo ipotizzato comune sarà di circa 273.000 ettari, con una popolazione di oltre 21.000 abitanti ed una compagine amministrativa costituita da circa 150 dipendenti.

"L’insieme di questi tre dati - prosegue il gruppo - secondo l’ultimo degli studi realizzati dal Ministero degli Interni, collocano il nuovo Ente tra quelli con la maggior efficacia nel raggiungimento dei benefici pro-capite prodotti dalle fusioni. Attraverso il referendum, saranno i cittadini torritesi a decidere, come è sacrosanto che sia, se avallare o meno l’ipotesi di fusione, con la consapevolezza che, in caso di vittoria del sì, nascerà a tutti gli effetti un nuovo Comune di cui diverranno cittadini e che non sarà, ovviamente, più divisibile. Il centro storico di Torrita continuerà ad essere il fulcro delle attività istituzionali, anche in virtù dell’imminente ristrutturazione e potenziamento dei locali dell’ex “Ospedale Maestri” a disposizione della Asl Toscana Sud Est. Montefollonico, unica frazione del Comune di Torrita di Siena, con la sua “Bandiera Arancione”, potrà sicuramente godere di un ulteriore impulso turistico derivante dalle sinergie delle attività di promozione che un’entità territoriale di così importante rilevanza metterà in atto"

Il Gruppo di Maggioranza del Consiglio Comunale di Torrita di Siena, ha proposto ed ha ricevuto il voto unanime del Consiglio Comunale, che sia autorizzato dal Consiglio della Regione Toscana un referendum consultivo dove, affinché si possa dare atto alla fusione, in entrambi i Comuni coinvolti ci sia il 50%+1 dei voti favorevoli.

Conclude il gruppo: "Questa proposta è doverosa e legittima in virtù dell’importanza dell’argomento in discussione e siamo soddisfatti che anche le forze di minoranza rappresentate in Consiglio abbiano accolto favorevolmente questa delibera che andrà a sancire un diritto fondamentale per i nostri cittadini".


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