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Attualità martedì 03 marzo 2015 ore 10:13
Successo per il Vino Nobile ad Atlanta
A fine Maggio l’inaugurazione dei lavori della Fortezza. Il restauro è stato realizzato in collaborazione con la Kennesaw University, Georgia (USA)
MONTEPULCIANO — Ad annunciarlo il sindaco Andrea Rossi al termine di un incontro con i rappresentanti dell’ateneo. La data fissata per l’inaugurazione sarà Sabato 30 Maggio e questa notizia conferma le anticipazioni che erano circolate all’inizio dell’anno sulla probabile presentazione del prestigioso intervento.
Nell’ambito della stesso appuntamento, la Kennesaw University ha organizzato un evento finalizzato alla promozione del territorio di Montepulciano e della Valdichiana senese. Tra gli ospiti, oltre ad addetti ai lavori interessati a creare rapporti con la Toscana, anche partner dell’ateneo.
Il rapporto tra Montepulciano e la Kennesaw University inizia nel 1999 con una serie sempre più intensa di programmi annuali di studio. A Febbraio 2012, a Kennesaw, il Comune, il Consorzio del Vino Nobile e l’Università siglarono un’intesa che prevedeva l’intervento del partner per il restauro di parte dell’antico edificio.
A Novembre il consiglio di amministrazione approvò il contratto e all’inizio del 2013 si giunse alla conclusione dell’accordo: l’Università di Kennesaw è intervenuta con una somma di 500.000 Euro, di cui 400.000 destinati al restauro; a seguito di ciò l’ateneo potrà utilizzare in maniera esclusiva alcuni spazi e condividerne altri per le proprie attività didattiche su un arco temporale di 25 anni e per 6/8 mesi all’anno, a cominciare dal 2016. Nell’accordo è previsto che il partner statunitense investa risorse anche nella promozione del territorio presso il pubblico statunitense.
L’investimento complessivo per il restauro della Fortezza ammonta a circa 2 milioni e mezzo di Euro a cui hanno contribuito, oltre all’Amministrazione Comunale, anche la Regione Toscana, il Consorzio del Vino Nobile, la Kennesaw University e la Strada del Vino Nobile e dei sapori della Valdichiana senese.
“Un successo dovuto alla curiosità di degustare un vino, come il Nobile, che ormai non è più una novità per gli operatori e la stampa americana – spiega Andrea Natalini, presidente del Consorzio del Vino Nobile – e sicuramente anche dalla consolidata presenza dei nostri prodotti in questo mercato che negli ultimi anni ha saputo rappresentare uno degli sbocchi più interessanti per il Vino Nobile”.
Non è un caso che quello statunitense sia il primo mercato ad essere valorizzato, dato che rappresenta oltre il 15% circa della quota export del Nobile che, in totale, si è chiusa con un +4% rispetto al 2013 (che si somma al +8% dell’anno precedente) toccando la storica quota dell’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia.
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