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Attualità martedì 01 settembre 2015 ore 15:47

Piani e nodi da sciogliere, il punto di Bettollini

Un primo bilancio del primo cittadino del Comune Juri Bettollini, progetti e nodi ancora irrisolti tra cui la strada provinciale 146



CHIUSI — Un primo bilancio, progetti e nodi ancora da risolvere, sono questi i temi trattati in un’intervista realizzata dal giornalista David Busato al vicesindaco Juri Bettollini. Un’analisi a trecentosessanta gradi sui temi dibattuti in questi giorni, dalla stazione Alta Velocità Media Etruria, alla situazione dei profughi a Chiusi e sui problemi ancora non risolti della frana sulla provinciale 146.

Bettollini si dice molto contento dei risultati ottenuti fino ad ora: “Siamo un gruppo maturo, compatto e competente. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, stiamo andando molto forte nelle manutenzioni, siamo vicini alle segnalazioni dei cittadini, progetti concreti come lo stadio, il nuovo palazzetto. I soldi ci sono. Anche sull’urbanistica stiamo andando molto forte e tra Novembre e Dicembre vogliamo portare all’approvazione il piano operativo (ex regolamento urbanistico) per dare regole nuove e più semplici”.

Come sta funzionando il piano dell’accoglienza dei profughi arrivati sul territorio?

“Il tema dell’accoglienza è molto importante ed una volta accolti dobbiamo farli integrare con la nostra comunità. A Chiusi abbiamo attivato con la Regione il patto di volontariato e la mattina lavorano gratis nelle manutenzioni, il pomeriggio studiano presso la nostra biblioteca lingua e cultura italiana e la sera giocano a calcio. Dobbiamo dare a questi ragazzi una nuova possibilità”.

Altro tema importante che negli ultimi giorni sta tenendo banco è la questione dell’Alta Velocità e dove dovrà sorgere la stazione Media Etruria. Su questo argomento sono intervenute molte amministrazioni ed enti del territorio definendo Chiusi come unica alternativa per lo sviluppo turistico e economico del territorio.

Mi fa piacere che amministratori locali come il Sindaco di Montepulciano, Sarteano ed altri siano dalla nostra parte. Aspetto una presa di posizione anche di Niccolò Guicciardini, segretario Provinciale PD, ma comunque sono convinto che arrivi presto il sostegno del partito a livello provinciale. Spero che anche il mondo politico senese appoggi il progetto. Dobbiamo lasciare ai nostri figli un territorio migliore di quello esistente”.

C'è qualcuno che dice che prima pensare a grandi opere come la stazione dell’Alta Velocità si dovrebbe pensare alle piccole opere, e qui tiriamo il ballo la frana della provinciale 146. Qual è la situazione attuale?

“Abbiamo fatto grosse pressioni per quella situazione, la strada è provinciale e la competenza è esclusivamente della provincia. Noi abbiamo firmato con la provincia un protocollo d’intesa nel quale abbiamo messo a disposizione delle risorse in quota parte, ma l’opera non sta andando avanti. Siamo ancora molto lontani dalla risoluzione. Il tema vero, secondo me, è l’applicazione della somma urgenza, bisogna prendersi la responsabilità di dichiarare la somma urgenza e si fanno i lavori con la partecipazione della Regione. Il nostro territorio sta franando e serve un capitolo di spesa che risponda alle esigenze della provincia di Siena, in qualunque comune sia la frana. Io come facente funzione sindaco se mi danno l’autorizzazione a dichiarare la somma urgenza sono disposto a far partire i lavori da parte della Provincia e Regione con le risorse giuste. Ci vuole coraggio. Quella è un’arteria importante. Non è possibile che rimanga due anni in quelle condizioni”.

Chi dovrebbe dichiarare la somma urgenza?

"La competenza è della Provincia. Capisco che per dichiarare la somma urgenza devi avere risorse ma questa è una priorità per il territorio. La priorità deve essere una priorità politica prima di tutto. Serve che la Politica dia una risposta. Io non posso fare niente se non fare da commissario nel mio comune così da risolvere la frana”.


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