Degente in stato vegetativo lasciato senza farmaci

SINALUNGA — Federico Grazi punta il dito contro la mancata fornitura mensile di farmaci e delle forniture sanitarie per suo padre, il quale si trova in stato vegetativo dal 14 Gennaio 2011 a causa di errori medici, come riferisce Grazi, avvenuti durante l’anestesia per un intervento alla spalla effettuato presso l’ospedale di Nottola. L’uomo oggi è allettato a casa della famiglia e collegato ad un respiratore artificiale.

«Le mancanze in questione – spiega Grazi – riguardano materiali e farmaci destinati ad un paziente, mio padre, che oggi si trova in stato vegetativo proprio a causa di errori". 

Ma oltre a questo dramma i familiari sono costretti a combattere contro la carenze nella fornitura mensile dei medicinali che spesso devono essere acquistati direttamente in farmacia a spese proprie.

"Non si tratta di un caso isolato - riferisce Grazi - in quanto stando alle notizie che ho potuto raccogliere da altre famiglie che si trovano nella mia stessa situazione le criticità e difficoltà nella consegna di farmaci e materiale sanitario, sono frequenti. Farmaci - continua Grazi - per i quali il responsabile medico del distretto di Sinalunga ha spesso creato opposizione cercandone con forza la sostituzione con alcuni di tipo generico, di minor costo ed efficacia. Di tali assenze di forniture e anomale sostituzioni sono complici anche il medico curante e il responsabile dell’ufficio cure primarie dell’ospedale di Nottola, i quali fungono da croupier dell’Asl 7”.

Grazi dichiara che queste mancanze si protraggono da ben due mesi e per questo motivo presenterà un esposto alla procura di Siena citando in giudizio tutti i professionisti di Asl che siano responsabili di questa situazione.

“Una situazione che ormai ha portato allo stremo la nostra famiglia costretta ad assistere ad un comportamento ostile e meschino da parte della stessa azienda sanitaria responsabile di un errore medico per il quale all’epoca dei fatti era la procura di Montepulciano ha formulato un capo di imputazione. Da questi episodi si evince quanta mal organizzazione vi sia all’interno della Asl 7. Sarebbe inoltre il caso che qualora l’Azienda Sanitaria non riesca a fornire tali farmaci si impegni attivamente a rimborsare il costo degli stessi alla famiglia.

Pare assurdo che medici e responsabili della Asl non si rendono conto di come sia pesante per una famiglia accudire un paziente in situazione così grave che viene definito stato vegetativo”.

Sulle dinamiche dell’evento c’è un’indagine in corso da parte della Magistratura, ma quello che preme a Grazi è che suo padre, come a tutte le famiglie di ammalati cronici dell’Asl di Siena, non venga a mancare alcun tipo di ausilio, sostegno o servizio come previsto dalle nostre normative, che ogni giorno per la politica della riduzione dei costi rischiano di essere messi in discussione.

“Per questo motivo – conclude Grazi - chiedo formalmente all’Asl 7 di relazionare su eventuali carenze presenti fra i beni di prima necessità, nelle forniture ospedaliere e nei farmaci destinati a tutti i pazienti cronici”.

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