M5S fa il punto sulla situazione ATO

Il M5S sostiene che gli ATO sono solo un costo in più per i cittadini e che nei comuni più virtuosi, senza ATO, si potrebbe pagare la metà

SIENA — Questa mattina, Martedì 30 Giugno, si è svolta presso Palazzo Patrizi una conferenza stampa sul tema dei rifiuti e dei costi connessi alla loro gestione. Alla conferenza hanno parteciperanno i consiglieri portavoce del M5S della provincia grazie ai quali è stato portato avanti lo studio. La relazione dell’attività è stata illustrata da Romano Romanini e da Lucia Lazzeri Contini (M5S di Montepulciano) gruppo di lavoro interprovinciale risorse ambientali.

I grillini hanno fatto il punto di come hanno lavorato in questi mesi, come è avvenuta l’assegnazione della raccolta dei rifiuti al nuovo gestore, con lo scopo di informare, sensibilizzare i cittadini e spiegare loro perché in bollette negli ultimi tre anni c’è stato un incremento dei costi di circa 20-22 percento a fronte di una diminuzione della raccolta dei rifiuti e una produzione minore di rifiuti.

Quello che propone il Movimento 5 Stelle sono sostanzialmente alcuni punti spiegati da Romano Romanini: “Noi vorremmo rimuovere il conflitto di interesse tra i soggetti che giocano la partita dei rifiuti. Da un lato, infatti, c’è l’autorità d’ambito, ente preposto alla gestione dei rifiuti composto dai 103 comuni delle tre province Arezzo, Grosseto e Siena, mentre dall’altro lato c’è Sei Toscana composto dai comuni e dai soggetti privati, dove il pubblico ha una quota rilevante. Inoltre c’è un terzo partecipe composto dai soggetti che hanno dato vita a Sei Toscana e che di queste società ci sono anche le amministrazioni pubbliche. Trovandosi il pubblico in tutti e tre i fattori, viene impedita quella che dovrebbe essere la normale dialettica. Come secondo punto vorremmo modificare radicalmente la costituzione di Ato, la legge regionale ha costituto questo organismo che però per noi non è conforme e vorremo restituire ai Comuni la sovranità della decisione in merito alle scelte dei rifiuti. Terzo punto modificare gli ambiti omogenei dove fare la raccolta, ovvero evitare l’area vasta perché le esigenze sono diverse da territorio a territorio. Su questo proponiamo di mettere in competizione più soggetti più piccoli in grado di poter gestire al meglio i territori più piccoli e avere una competizione tra i soggetti che si aggiudicano il servizio, in modo da fornire un migliore servizio e un miglior rapporto tra qualità e prezzo. Infine, in ultimo rivedere il contratto attuale riposizionando i ruoli dei due attori su una posizione che l’attore pubblico possa esercitare un’azione di indirizzo”.

Inoltre Romano Romanini aggiunge anche che a tutto questo serve una coscienza personale del cittadino che contribuisca a mettere in pratica questa coscienza virtuosa, è evidente che questo da solo non è sufficiente e quindi servono delle linee guida perché le pratiche virtuose trovino attuazione.

A lui fa eco Lucia Lazzeri Contini che aggiunge: “Il M5S ha fatto una proposta di legge sull’ambiente che cerca di aumentare la coscienza civica, gli enti locali devono fare da controllori e spendersi affinchè la coscienza diventi una cosa comune a tutti. Inoltre c’è la gestione, la racconta e il conferimento dei rifiuti, che deve essere fatta da un’azienda estranea, non ci deve essere più un conflitto di interesse tra chi fa la raccolta e chi smaltisce i rifiuti”.

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