Attualità mercoledì 30 dicembre 2020 ore 19:54
Il sindaco e lo spino che diventa siepe

Il sindaco Agnelli indica la via della ripartenza delineando le priorità per il 2021. "Vi spiego perchè siamo la Las Vegas della Valdichiana"
CASTIGLION FIORENTINO — Costruire il 2021 comincia con il mood che
accompagnerà dodici mesi mai come stavolta attesi. L’anno del vaccino e della svolta,
che si contrappone all’anno del contagio, dei morti e dei feriti sul campo di battaglia
del Covid.
Anche Castiglion Fiorentino ha pagato salato il prezzo della
pandemia con molti malati, poi diventati molti guariti e numerose persone
finite in ospedale.
Il mood della rinascita sta in una frase che appartiene al
vocabolario, prezioso quanto saggio, delle tradizioni popolari e che suona
così: “Trasformare lo spino in siepe”. Il sindaco Mario Agnelli trasforma il
complimento ricevuto da un castiglionese per come è stato “sul pezzo” nell’anno
del Covid nel “più bel segnale di rinascita non tanto e non solo per il sindaco,
bensì per la nostra città”.
Agnelli porta nel bilancio di fine anno un risultato
prezioso del quale non si fa vanto personale perché “è il valore di una comunità”: è l’ottimismo
che ha guidato i suoi e i passi dei cittadini e l’attitudine alla resilienza a
fare la differenza nei mesi duri del lockdown, nelle discese della prima
ondata, le risalite di un’estate quasi normale e i nuovi tracolli della seconda
ondata che ancora non molla la presa.
In mezzo un’agenda di governo stravolta e
una tabella di marcia che ha imposto “17 variazioni al bilancio”, misure per
sostenere famiglie, negozi e imprese, molti eventi saltati e “da padre e da
sindaco, il dolore nel vedere i nostri ragazzi costretti a una condizione
innaturale per la loro età”, spiega Agnelli.
L’ottimismo è la sua marcia sempre innestata e allora i progetti per il 2021 cominciano dal nuovo Piano Operativo, lo strumento urbanistico attraverso il quale “abbiamo individuato in modo previsionale le aree dove poter ampliare le scuole del capoluogo, di Manciano e Montecchio”.
L’anno che è già qui sarà quello del turismo da rimettere in moto dopo cinque anni di impennate costanti in presenze e numeri del Pil col segno più. “Stiamo lavorando alla creazione di un ufficio ad hoc. Oggi più che mai dovremo fare sistema e ragionare in un’ottica di ambito. Il successo di Cortona e Arezzo è anche il successo di Castiglion Fiorentino. Stiamo perfezionando il progetto Experience Castiglion Fiorentino per raccontare ciò che di unico è possibile vivere solo qui”.
E se l’apertura del Viale Bartolomeo della Gatta è stata l’opera-cult del primo mandato, Agnelli proietta entro la fine del secondo giro amministrativo quello che considera il progetto più ambizioso “che vorrei vedere realizzato: la riqualificazione dell’area dell’ex Mattatoio con una serie di attività innovative e una biblioteca 4.0 pensata per i giovani” che va di pari passo con “l’intervento sui giardini pubblici di piazza Matteotti”, spiega il sindaco che non vuole “chiudere” la modiva dei ragazzi che scelgono la città del Cassero da tutta la Valdichiana, semmai “valorizzarla in maniera intelligente e nel rispetto delle regole”.
E’ fiero che Castiglioni sia una città per tutte le età, per le molte opportunità che offre e per tutte le tasche. Al punto che, giocando con le parole (ma non più di tanto), la paragona a Las Vegas, con una marcia in più a proposito del nuovo anno.
“Loro hanno dovuto costruire tutto perché non avevano niente; noi abbiamo tutto e dobbiamo progettare il futuro partendo da qui”.
Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata
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