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Attualità venerdì 01 maggio 2020 ore 08:45

Tatuaggi, cosa cambierà dopo il Covid

Emiliano Marchetti titolare dello studio di tatuaggi La Caverna delle Torture

Un settore che ha fatto fatica a trovare una collocazione e che per troppo tempo non ha avuto regolamentazione. Il rischio è un ritorno all'"anarchia"



AREZZO — Emiliano Marchetti, titolare dello studio di tatuaggi La Caverna delle Torture, viaggia "contro corrente". Espone una presa di posizione quanto meno impopolare, visto il momento storico in cui praticamente tutti, di ogni settore e livello sociale, lamentano incompetenza o lungaggini delle Istituzioni. Il tatuatore infatti sostiene che il Governo ha fatto tutto ciò che fosse in suo potere, tenuto conto dell'eccezionalità dell'evento catastrofico e della situazione economico-politica già drammatica in cui versava il Paese.

"Tatuo da oltre 25 anni e nel tempo ho assistito a tutti i cambiamenti radicali che il settore ha attraversato. - esordisce Emiliano - Il mio lavoro non era minimamente regolamentato e solo dopo ripetuti eventi drammatici, ricoveri ospedalieri e decessi, le Istituzioni si sono rese conto che era indispensabile una normativa omogenea per tutti gli operatori"

Trattandosi di una "disciplina" nuova e poco nota, gli organi competenti hanno chiesto aiuto proprio ai tatuatori per stilare le regole igienico-sanitarie e di sicurezza indispensabili all'attività. "Nonostante oggi la professione sia regolamentata, purtroppo sono moltissimi gli operatori che non seguono le misure di sicurezza necessarie - prosegue Emiliano - ed è per questo, per gli errori di questi soggetti, che ho deciso di dar vita al Progetto ProSIt, una sorta di marchio di qualità, o certificazione aggiuntiva a tutela non solo degli operatori di settore, ma anche dei clienti. L'obiettivo di questo progetto è quello di standardizzare la competenza in modo che sia di altissimo livello, misurabile e, soprattutto, difendibile."

L'ipotesi della ripartenza in giugno, secondo Emiliano, è giusta, soprattutto perché si prevede sia fatta in modo graduale. Quello che va scongiurato, afferma l'esperto, è che tutto ritorni come prima, che si abbassi nuovamente il livello di attenzione e di cura delle misure igienico-sanitarie facendo ripiombare tutti nella morsa della pandemia.


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