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Attualità giovedì 25 giugno 2020 ore 17:35

Volto Santo, un faccia a faccia tutto toscano

Sansepolcro e Lucca si contendono l'originalità dell'opera. Ma l'assessore Marconcini getta acqua sul fuoco: "Collaboriamo"



SANSEPOLCRO — E' arrivato il momento di guardare in faccia il "Volto Santo" per capire quale dei due è più datato. Il primo, insomma. Quello di Sansepolcro o quello di Lucca? 

La querelle è spuntata negli ultimi giorni, da quando sulla stampa toscana e poi nazionale è rimbalzata la notizia che il Volto Santo di Lucca è stato riconosciuto come "originale", la scultura lignea più antica dell'Occidente. L'opera è stata infatti sottoposta a indagini con il carbonio 14 che hanno permesso di datare l'opera tra il VIII e IX secolo. 

Ma in un altro angolo di Toscana, nel cuore della Valtiberina, la notizia ha destato non pochi malumori. Anche nella città di Piero della Francesca, infatti, si trova un "Volto Santo" e i biturgensi non ci stanno a farsi sottrarre il primato dai cugini lucchesi.

E' così intervenuto, come un pompiere, l'assessore alla Cultura Gabriele Marconcini che, gettando acqua sul fuoco delle polemiche, ha teso la mano al collega lucchese, inviando una lettera a lui e alle due Diocesi proprietarie delle opere. Una lettera che è un ramoscello d'olivo, per instaurare un rapporto di collaborazione istituzionale, sorpassando il concetto di "rivalità".

Marconcini ha quindi scritto: "Qualche giorno fa è stata pubblicata la notizia relativa all’esito delle indagini che sono state effettuate sul Volto Santo di Lucca. Innanzitutto non posso, dunque, che complimentarmi per il lavoro svolto e gioire di un esito che sicuramente potrà contribuire a valorizzare ulteriormente un bene culturale di eccezionale importanza storica e identitaria.

Allo stesso tempo non posso fare a meno di segnalare che a Sansepolcro il titolo che ha giornalisticamente accompagnato tale notizia ha riaperto un dibattito che ormai da qualche anno sembrava essersi sopito. Anche nella cattedrale di Sansepolcro, infatti, è presente un Volto Santo molto simile a quello lucchese che alla fine degli anni ‘80, in occasione di un’importante opera di restauro, fu interessato da un’analisi al radiocarbonio (C-14) che portò a datare la realizzazione dell’opera tra la fine del VII e la prima metà IX secolo. In virtù di ciò, quando a Sansepolcro è arrivata la notizia che il Volto Santo di Lucca sarebbe la scultura lignea più antica dell’Occidente, molti concittadini hanno iniziato a chiedersi su quali basi si fosse giunti a tale verdetto e se i risultati del lavoro svolto sull’opera lucchese fossero stati messi in relazione con i dati della scultura lignea biturgense.

Come assessore alla Cultura del Comune di Sansepolcro, nonché come rappresentante di cittadini di questa comunità, vorrei semplicemente condividere questa istanza “popolare” per favorire la nascita di un rapporto di collaborazione tra le due città. A nome dell’amministrazione comunale di cui faccio parte posso dire chiaramente che non è nostro interesse alimentare una sterile disputa finalizzata a capire quale sia il Volto Santo più antico. Personalmente credo che le due opere siano pressoché coeve e, di conseguenza, ritengo sia poco sensato dedicare tempo e risorse all'avvaloramento di un’ardua sentenza storica che gioverebbe soltanto ad un retrivo spirito campanilistico.

Con questa mia, vorrei al contrario incoraggiare gli enti proprietari delle due opere e, congiuntamente, i rappresentanti istituzionali delle due comunità, ad avviare una collaborazione sinergica che possa mettere in relazione i due studi: solo così, credo, si potrà giungere all’eccezionale risultato di spiegare una storia assolutamente singolare che vede due città toscane custodire due opere coeve molto simili. Tale lavoro scientifico sarebbe molto stimolante e potrebbe essere accompagnato da momenti di divulgazione pubblica, nonché da tavole rotonde finalizzate alla programmazione di strategie di valorizzazione congiunte.

Certo di un vostro cordiale riscontro e senza la benché minima volontà di voler anteporre quanto espresso alle volontà dei rispettivi proprietari delle due opere, colgo questa occasione per porre a tutti voi i miei più cordiali saluti". 

Si attende risposta dal versante lucchese.


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