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Attualità mercoledì 07 agosto 2024 ore 16:00
Danni da peronospora, primi ristori per i viticoltori toscani
La prima ripartizione degli indennizzi assegna alla Toscana 1,7 milioni di euro destinati alle aziende vitivinicole colpite dall'infezione delle viti
TOSCANA — Oltre 1,7 milioni di euro per i viticoltori toscani danneggiati l'anno scorso dalla peronospora. I ristori sono destinati in questa prima ripartizione alle aziende vitivinicole della Toscana che hanno subito danni alla produzione di uva a partire dal 1 Aprile 2023. A dirlo è Vigneto Toscana, l’associazione dei viticoltori di Coldiretti sulla base della ripartizione degli interventi compensativi dei danni causati dall’infezione delle viti (Plasmopara viticola) da parte del Ministero dell’Agricoltura.
A fronte dei 7 milioni subito disponibili a livello nazionale - dei 47 stanziati per far fronte ai danni da peronospora che saranno distribuiti in due tempi: 7 subito e 40 successivamente - il 24% sono stati assegnati alle aziende toscane.
L’infezione aveva colpito 2.760 aziende, tante sono state le domande presentate in Toscana.
“La dotazione attualmente prevista per i ristori è insufficiente rispetto all’enormità dei danni patiti dalle aziende senza considerare i maggiori costi di produzione che hanno dovuto sopportare per eseguire i trattamenti nel tentativo di salvare il raccolto", spiega la presidente di Vigneto Toscana, Letizia Cesani con l'aupicio che si reperiscano ulteriori fondi.
A scatenare l’infezione del fungo patogeno erano state condizioni climatiche particolarmente favorevoli durante tutta la primavera e nei mesi successivi con piogge persistenti, umidità e temperature elevate che avevano compromesso la quantità della produzione riducendola del 24,5% secondo l’Istat.
Il settore vitivinicolo è la locomotiva agricola della Toscana con un valore alla produzione di poco meno di 1,2 miliardi di euro. Sono 12.700 le aziende del settore, 60mila gli ettari coltivati a vite di cui il 32% con metodo biologico; 58 le indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 DOP (11 DOCG e 41 DOC) e 6 IGT
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